Espressioni quali "code sharing" o
"rimodulazione" del volo sono la proverbiale bestia nera degli
aeropasseggeri. A queste ridondanti parole, infatti, ricorrono spesso le
compagnie aeree per evitare le proprie, indiscutibili responsabilità a seguito
di cancellazione di voli. A fare giustizia ci pensano, ormai da tempo, i
giudici di pace.
Nei giorni scorsi il dott. Agostino Crisafulli, uno
dei magistrati onorari a Giarre, ha riconosciuto a due passeggeri - difesi
dall'avv. Carmelo Calì - i diritti a loro spettanti in virtù del regolamento
comunitario n. 261/2004 in seguito alla cancellazione del volo ed in virtù
della Convenzione di Montreal per la ritardata consegna del bagaglio.
Questi i fatti. Una coppia di coniugi, dovendo
recarsi in vacanza per una settimana in provincia di Cuneo, acquista i
biglietti aerei per la tratta Catania-Torino. Appena arrivati all'aeroporto di
Fontanarossa, i coniugi apprendono che il volo è stato cancellato e dovranno
partire con un volo di altra compagnia. A parte questo primo imprevisto,
all'aeroporto di Torino non vengono loro consegnati subito i bagagli, ma solo
dopo tre giorni. In considerazione che il cosiddetto "volo di
riprotezione" era giunto a destinazione non oltre le due ore dall'arrivo
previsto per il volo cancellato, come previsto dal regolamento comunitario, i
due passeggeri hanno chiesto la corresponsione del 50% della compensazione
pecuniaria.
Il giudice di pace ha riconosciuto la loro richiesta,
rigettando le difese delle due compagnie che sostenevano non si trattasse di
cancellazione, ma di volo effettuato in regime di code-sharing, basandosi sulla
circostanza che i biglietti indicavano una sola compagnia, senza alcuna
indicazione relativa ad un accordo tra i due vettori. Non solo: in merito alla
ritardata consegna dei bagagli, i vettori sono stati condannati sia al rimborso
delle spese sostenute dai passeggeri per acquistare quanto necessario a
sopperire alla mancanza del bagaglio; sia al risarcimento danni per la vacanza
rovinata, oltre alle spese legali.
Mario
Vitale (da La Sicilia
del 28.4.2012)