domenica 29 aprile 2012

Volo ritardato, GdP Giarre condanna due compagnie


Espressioni quali "code sharing" o "rimodulazione" del volo sono la proverbiale bestia nera degli aeropasseggeri. A queste ridondanti parole, infatti, ricorrono spesso le compagnie aeree per evitare le proprie, indiscutibili responsabilità a seguito di cancellazione di voli. A fare giustizia ci pensano, ormai da tempo, i giudici di pace.
Nei giorni scorsi il dott. Agostino Crisafulli, uno dei magistrati onorari a Giarre, ha riconosciuto a due passeggeri - difesi dall'avv. Carmelo Calì - i diritti a loro spettanti in virtù del regolamento comunitario n. 261/2004 in seguito alla cancellazione del volo ed in virtù della Convenzione di Montreal per la ritardata consegna del bagaglio.
Questi i fatti. Una coppia di coniugi, dovendo recarsi in vacanza per una settimana in provincia di Cuneo, acquista i biglietti aerei per la tratta Catania-Torino. Appena arrivati all'aeroporto di Fontanarossa, i coniugi apprendono che il volo è stato cancellato e dovranno partire con un volo di altra compagnia. A parte questo primo imprevisto, all'aeroporto di Torino non vengono loro consegnati subito i bagagli, ma solo dopo tre giorni. In considerazione che il cosiddetto "volo di riprotezione" era giunto a destinazione non oltre le due ore dall'arrivo previsto per il volo cancellato, come previsto dal regolamento comunitario, i due passeggeri hanno chiesto la corresponsione del 50% della compensazione pecuniaria.
Il giudice di pace ha riconosciuto la loro richiesta, rigettando le difese delle due compagnie che sostenevano non si trattasse di cancellazione, ma di volo effettuato in regime di code-sharing, basandosi sulla circostanza che i biglietti indicavano una sola compagnia, senza alcuna indicazione relativa ad un accordo tra i due vettori. Non solo: in merito alla ritardata consegna dei bagagli, i vettori sono stati condannati sia al rimborso delle spese sostenute dai passeggeri per acquistare quanto necessario a sopperire alla mancanza del bagaglio; sia al risarcimento danni per la vacanza rovinata, oltre alle spese legali.

Mario Vitale (da La Sicilia del 28.4.2012)