venerdì 17 gennaio 2014

Cnf: interventi a costo zero contro la crisi della giustizia

“Avvocati impegnati nei tribunali per smaltire il carico giudiziario e liberare risorse per il recupero di efficienza; nuovi percorsi alternativi di risoluzione delle controversie affidati all’Avvocatura e sua partecipazione organica alla stesura delle norme”. Il consigliere segretario del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, intervenuto oggi in occasione della riunione che ha preceduto la inaugurazione della Conferenza nazionale dell’Avvocatura di Napoli, ha illustrato la linea del CNF: “I progetti sono pronti, gli articolati già scritti e a disposizione della Politica”. L’Avvocatura spende la propria competenza e professionalità al servizio del Paese, piegato dalla crisi economica e da interventi normativi che si sono rivelati, all’evidenza dei fatti, assolutamente inefficaci.  “ Il problema dell’arretrato nel processo civile è superabile solo con l’impegno dell’Avvocatura, che ha la forza numerica, le competenze tecniche e la professionalità per scrivere le sentenze, garantendo la celerità delle decisioni e dunque l’effettività dei diritti. Questo consentirebbe di liberare risorse per avviare una stagione di riforme strutturali, organiche e non estemporanee”, ha sottolineato Mascherin. Parte essenziale di queste ultime, per il CNF, è la individuazione di strumenti nuovi, alternativi al processo, in grado di tutelare a pieno i diritti oggetto di contenzioso.  L’Avvocatura ha da tempo proposto un modello cosiddetto di negoziazione assistita-una procedura partecipativa con l’assistenza dei propri avvocati per raggiungere un accordo tra le parti- e la istituzione di Camere arbitrali da parte dei Consigli dell’Ordine. Proposte già pendenti in Parlamento, di cui Mascherin ha chiesto la immediata calendarizzazione.   Nel quadro delle riforme necessarie, il CNF ha annunciato inoltre di aver predisposto un articolato per la presenza obbligatoria di avvocati nell’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, oggi prevista solo come facoltativa a discrezione del Ministero e non attuata. Mascherin ha precisato che nella proposta di legge i relativi oneri economici sono a carico del CNF e dunque a costo zero per lo Stato.  “Risulterebbe incomprensibile se la politica non accogliesse queste proposte, volte a incidere positivamente sul sistema di tutela dei diritti dei cittadini e che tengono ben presente anche l’ormai drammatica situazione di disagio economico e professionale che tocca fasce sempre più vaste dell’avvocatura”, evidenzia Mascherin.

(Da Mondoprofessionisti del 16.1.2014)