mercoledì 30 marzo 2011

Rimessione in termini per consentire mediaconciliazione


Prato, evitata improcedibilità e nuova udienza dopo quattro mesi

O prima si tenta la mediazione o il processo non si farà. Lo prevede un decreto che il tribunale di Prato depositerà domani (oggi, ndAGANews) riguardo una causa civile presentata dal proprietario di una casa contro l'inquilino, per il mancato pagamento degli affitti. Si tratta di una delle prime decisioni del genere dopo l'entrata in vigore della mediaconciliazione.
"C'erano i presupposti per la mediazione - spiega il presidente del tribunale, Francesco Antonio Genovese - per tentare di trovare un accordo fra le parti, evitando il processo. Invece, è stato fatto subito ricorso in tribunale. Domani il giudice prima fisserà un termine di 15 giorni per permettere alla parte di ricorrere alla mediazione e poi fisserà una nuova udienza in tribunale, fra quattro mesi. A quel punto, se non sarà stata seguita la strada della mediazione, al giudice non resterà che dichiarare l'improcedibilità, cioè la morte del processo".
In quel caso, nessuno deciderà sulla causa e il proprietario di casa non avrà modo di vedere accolta la richiesta del pagamento degli affitti (circa 4mila euro). Il processo si svolgerà invece regolarmente se sarà stata percorsa la strada della mediazione, ma senza successo.
Il giudice titolare del procedimento, Marco Cecchi, spiega che quella pratese non è un sentenza pilota, "però - sottolinea - è la prima interpretazione di una parte della legge che può dar adito a qualche dubbio".

(Estratto da notizie Ansa del 29.3.2011)