lunedì 7 marzo 2011

Mediaconciliazione: ultima frontiera per abolire l'obbligatorietà

Il regolamento sulla mediaconciliazione emanato dal ministero della Giustizia per introdurre la mediazione e la conciliazione obbligatoria nelle controversie civili e commerciali è illegittimo e deve essere annullato. È la richiesta che l'Organismo unitario dell' avvocatura (Oua), alcuni Consigli forensi italiani (tra gli altri, Campobasso, Lagonegro, Larino, Napoli, Torre Annunziata e Unione regionale Ordine Avvocati Campania) e singoli Avvocati, faranno alla I sezione del Tar del Lazio il 9 marzo prossimo.  Mercoledì prossimo, dunque,  si preannuncia una giornata 'calda' davanti al tribunale amministrativo capitolino; sono state già annunciate la presenza di Avvocati davanti agli uffici del Tar di via Flaminia, nonché una manifestazione pubblica al Teatro Capranica il successivo 16 marzo.  Il legale che ha redatto materialmente il ricorso dell'Oua - come rende noto la stessa organizzazione - è Giorgio Orsoni, attuale sindaco di Venezia.  Chiaro il senso delle contestazioni per chiedere l'immediata sospensione e il successivo annullamento del regolamento. Tutte sono rese note in un documento dell'Oua, secondo il quale il provvedimento ministeriale 'riduce l'accesso alla giustizia', 'abbassa la qualità della figura del mediaconciliatore per la cui qualificazione è previsto, tra l'altro, come requisito, almeno un diploma di laurea universitaria triennale, e 'si affida a un regime transitorio che abilita immediatamente soggetti senza alcuna rigorosa preparazione.

(Da  Mondoprofessionisti del 7.3.2011)