lunedì 7 marzo 2011

Giarre: obbligo mediaconciliazione, i legali aderiranno a scioperi

L’intervista al Presidente Fiumanò sulla pagina “Jonica” del quotidiano etneo

Sono evidenti i malumori che emergono dal panorama che vede riuniti i legali italiani in tema di Media Conciliazione professionale. E anche Giarre, adesso, fissa i paletti in materia di obbligatorietà della Media Conciliazione.
L'Oua ha proclamato l'astensione degli avvocati dallle udienze dal 16 al 22 marzo prossimi. Per i contestatori della "novità", con l'obbligo della Media Conciliazione «si vuole costruire una giustizia a favore dei poteri forti e a discapito dei cittadini comuni e più deboli».
Da Giarre è il presidente dell'Associazione giarrese degli Avvocati, Giuseppe Fiumanò a puntare il dito "a difesa dei cittadini" dice, annunciando l'adesione allo sciopero in segno di protesta verso una legge che impone di sottoporre al mediatore l'ottanta per cento delle cause civili.
«Dalla divisione dei beni - spiega Fiumanò - ai diritti reali di proprietà e poi ancora alla locazione. Ma si può trattare di cause anche corpose che, con l'obbligatorietà della Media Conciliazione, dovranno essere trattate da chi possiede una qualsiasi laurea triennale o l'iscrizione a un albo. Dunque senza competenze specifiche in materia legale. E' evidente che questo comporta una difficoltà ad accedere alla giustizia e comporta costi non più recuperabili».
«Se la conciliazione - dice sempre l'avvocato Fiumanò - non dovesse andare a buon fine, piuttosto che snellire il sistema, si andrà a intasarlo ulteriormente».
«Senza contare - continua ancora l'avvocato Fiumanò - che non viene contemplata la competenza territoriale e, dunque, un eventuale "contraente debole" potrebbe essere chiamato in causa e doversi recare in qualsiasi parte. Non solo: rimane facoltativa la presenza di un legale durante la conciliazione. Potrebbe succedere, dunque, che, si discuta di questioni di carattere economico anche di una certa entità, senza che la parte chiamata in causa abbia competenze legali. Inoltre, gli organismi che possono essere costituiti per organizzare corsi di formazione non necessariamente devono possedere requisiti specifici in materia legale».
Insomma, anche l'associazione giarrese, è in gran fermento in vista dell'astensione dalle udienze.

Eleonora Cosentino (da La Sicilia del 5.3.2011)