mercoledì 27 novembre 2013

Sez. Lavoro sarà trasferita nella scuola Meucci

L'indiscrezione è stata confermata ieri (domenica scorsa, NdAGANews) dal Comune: «La scorsa settimana la commissione Manutenzioni della Corte d'Appello ha dato il via libera a partire dal settembre 2014 al trasferimento del Tribunale del lavoro e di altri uffici giudiziari nella scuola Meucci di via Castaldi». Per avere ancora più chiaro il quadro della situazione abbiamo sentito il presidente del Tribunale di Catania, dott. Bruno Di Marco che ha spiegato i termini e chiarito anche altri punti quali l'iter per gli edifici dell'ex Ascoli Tomaselli e dell'ex palazzo delle Poste. Di Marco ha anche parlato delle difficoltà affrontate e tamponate, causate dalla chiusura delle sedi distaccate. 
Presidente Di Marco, dal Comune arriva la notizia che l'iter per il trasferimento del Tribunale del lavoro da via della Carvana è arrivato a un punto fermo...
«Per riportare la questione della sezione Lavoro su un binario di correttezza e di chiarezza bisogna partire dal problema collegato alla soppressione delle sezioni distaccate. Il Tribunale di Catania ha assorbito 7 sezioni distaccate con un volume di circa 21 mila processi, tra il penale e il civile. Questa problematica ha comportato, tenuto conto della carenza di edifici giudiziari, la necessità di acquisire ulteriori spazi da destinare alle esigenze scaturite dalla soppressione delle sezioni distaccate. Io personalmente, sin dal settembre 2012, da quando entrò in vigore il Dl soppressivo delle sezioni (viceversa l'efficacia della soppressione scaturisce dal 13 settembre 2013) mi sono messo in moto per sollecitare il Comune a trovare nuovi locali. Con la Giunta Stancanelli il tempo non si è avuto perché era una amministrazione in scadenza, sebbene abbiamo avuto un inizio di interlocuzione che però si è fermato per ragioni naturali e non per cattive volontà. Ho ripreso, quindi, i contatti con la nuova amministrazione Bianco e da luglio di quest'anno abbiamo avuto una fittissima interlocuzione, con un impegno serissimo da parte dell'amministrazione, e con l'oggettiva difficoltà che si può immaginare nel reperimento di nuovi locali in una prospettiva di risparmio di spesa. A questa interlocuzione è stato coinvolto anche il consiglio dell'Ordine degli avvocati. Ringrazio il Comune perché in tempi brevi è riuscito a fornire una lista di edifici e tra questi è stato individuato il plesso della Meucci. Il Comune ha inoltre trovato una soluzione per evitare di privilegiare l'attività giudiziaria rispetto all'attività scolastica».

Presidente la scuola Meucci corrisponde ai canoni richiesti per destinarvi uffici giudiziari? E allo stesso tempo conferma che sarà il Tribunale del Lavoro ad esservi trasferito?

« E' stato fatto un sopralluogo e una volta acquisita definitivamente la notizia ufficiale della disponibilità da parte del Comune dell'edificio nella sua interezza si è convenuto di affrontare un ulteriore passaggio: attualmente il comune paga un canone per la sezione Lavoro di via della Carvana. Con la disponibilità della Meucci è possibile trasferire in questa sede la sezione Lavoro, la sezione lavoro della Corte d'appello più altri uffici ed altre sezioni del Tribunale, in modo che si ottengano dei vantaggi notevolissimi anzitutto nell'ambito di un risparmio di risorse economiche che possono essere destinate in parte alla manutenzione della Meucci, per renderla adeguata alle esigenze degli uffici, e in altra parte ad altri servizi pubblici nell'interesse della comunità. L'altro aspetto è che non ci sono allo stato disponibilità diverse dalla Meucci. Per quanto riguarda le esigenze ulteriori provenienti dalla soppressione delle sezioni, con la Meucci possiamo fronteggiare alcune emergenze, ma non tutte».

Il trasferimento avverrà nel settembre 2014?

«Questa data è quella che tutti auspichiamo affinché la Meucci sia pronta con l'adeguamento e la ristrutturazione. Aggiungo che il Comune ha già stanziato in Bilancio la somma che si ritiene necessaria, di molto inferiore al canone che il Comune versa per via della Carvana. Aggiungo che gli avvocati non condividono, per ragioni che rispetto, questa scelta perché la distribuzione degli uffici giudiziari in diverse zone aumenta le loro difficoltà, però ho precisato in sede di commissione che questi locali al Tribunale servono ora, subito e immediatamente, perché il decreto che ha soppresso le sezioni distaccate è già in vigore».

E' ancora attuale il progetto di destinare alcuni edifici dell'ex ospedale Ascoli Tomaselli alle esigenze giudiziarie?

«Esiste la prospettiva di utilizzare alcuni edifici dell'Ascoli Tomaselli per le esigenze degli uffici giudiziari. Si sta lavorando seriamente, tutti quanti, affinché il progetto possa arrivare ad una fase conclusiva. Sono problemi in itinere rispetto ai quali occorre pazienza, riservatezza e serietà».

In questa fase di ricerca di edifici idonei in quale contesto si colloca l'ex palazzo delle Poste acquistato proprio per destinarlo ad uffici giudiziari, ma finora abbandonato?

«Le novità per l'ex palazzo delle Poste potrebbero derivare (e qui sarebbe ancora un vantaggio nell'interesse della comunità) esattamente da quel piano che vede la possibilità di utilizzare gli edifici dell'Ascoli Tomaselli. L'edificio potrebbe quindi rientrare in una prospettiva alla quale partecipano Regione, Ministero Giustizia, Comune Catania e gli uffici giudiziari, ma non per competenze in ordine all'utilizzazione. In questa prospettiva, se si riuscirà ad arrivare a una conclusione, certamente l'edificio di viale Africa potrebbe rientrare nel complesso del piano, ma se viceversa il Piano dell'Ascoli Tomaselli non dovesse trovare attuazione ci sono i presupposti e le intenzioni del Comune per riprendere la problematica di viale Africa affinché questo bene pubblico possa trovare una destinazione corrispondente alle ragioni del suo acquisto».

Presidente siete riusciti ad affrontare adeguatamente i problemi relativi alla soppressione delle sezioni?

«Ho sempre affermato che sono favorevole a questa riforma che, nel suo primo impatto, comporta dei problemi. Il Tribunale di Catania si è preparato adeguatamente, ma ovviamente le difficoltà pratiche esistono. Ma desidererei, con grande serenità, sottolineare che non era mai pensabile che nella notte tra il 13 e 14 settembre i 20 mila e più fascicoli della giurisdizione corrente potessero essere disponibili nella sede centrale. Noi, però, abbiamo fatto tutto ciò che rientrava nelle nostre forze perché i fascicoli relativi alle udienze di settembre, ottobre, novembre fossero qui. Ovviamente qualche fascicolo ancora non è arrivato, ma tengo a precisare che nessuno è andato perduto. Quindi non c'è stato il caos. Aggiungo anche, con una punta d'orgoglio, che abbiamo assicurato nella sede centrale la prosecuzione delle udienze penali davanti allo stesso giudice che aveva in carico i processi nelle sezioni distaccate».


Giuseppe Bonaccorsi (da La Sicilia del 23.11.2013)