lunedì 23 luglio 2012

Studi di settore, chiarimenti delle Entrate


Agenzia Entrate, circolare 11.7.2012 n° 30

Anche per le dichiarazioni relative al periodo di imposta 2011 sarà reso disponibile, da parte dell’Agenzia delle Entrate, lo specifico software per la segnalazione di eventuali circostanze in grado di giustificare lo scostamento dalle risultanze degli studi di settore, anche tenendo conto dei correttivi per la crisi. Tali informazioni potranno essere comunicate all’Amministrazione entro la fine del prossimo mese di dicembre, con un termine più ampio rispetto a quello ordinariamente previsto per la trasmissione telematica delle dichiarazioni. La possibilità di rappresentare fatti e circostanze con la procedura informatica “Segnalazioni”, infatti, si aggiunge a quella prevista utilizzando il campo delle “Note aggiuntive” di GERICO.
E' quanto specificato dalla Circolare 11 luglio 2012, n. 30 con la quale l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in ordine all’applicazione degli studi di settore per l’utilizzo degli stessi per il periodo d’imposta 2011.
Un primo elemento di novità è rappresentato dalla pubblicazione dei decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2011 con cui sono stati approvati 69 studi di settore che costituiscono la revisione di altrettanti studi precedentemente in vigore.
In particolare, i complessivi 69 studi interessati dalla revisione riguardano le evoluzioni di:
    18 studi relativi ad attività economiche del settore delle manifatture;
    17 studi relativi ad attività economiche del settore dei servizi;
    6 studi relativi ad attività professionali;
    28 studi relativi ad attività economiche del settore del commercio.
L'Agenzia delle Entrate ricorda inoltre che con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 aprile 2012 sono state inoltre approvate, a decorrere dal periodo d’imposta 2011, le integrazioni agli studi di settore, indispensabili per tenere conto degli andamenti economici e dei mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali, o per aggiornare o istituire gli indicatori di coerenza, compresi quelli previsti dall'art. 10-bis della legge 8 maggio 1998, n. 146.
Le novità riguardano:
a) i nuovi indicatori di coerenza economica basati su anomalie nei dati dichiarati;
b) il nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali;
c) l’aggiornamento dei valori di soglia per l'indicatore di coerenza «ricarico» per lo studio di settore VM04U;
d) l’aggiornamento della “Territorialità dei Factory Outlet Center”;
e) le modifiche allo studio VM05U con gli aggiornamenti per le regioni Abruzzo, Campania e Sicilia;
f) l’aggiornamento delle analisi territoriali per il comune di Gravedona ed Uniti;
g) l’aggiornamento della territorialità del commercio.

(Da Altalex del 12.7.2012)