sabato 14 luglio 2012

Protesta continua, OUA il 19 al Senato


GIUSTIZIA, LA PROTESTA CONTINUA: SCIOPERO A SETTEMBRE, OCCUPAZIONI E MANIFESTAZIONI CON I SINDACATI CONFEDERALI I SINDACI E I CITTADINI.
PRESENTATA UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

UN CALENDARIO DI INIZIATIVE CONTRO LA CHIUSURA DI MILLE UFFICI GIUDIZIARI, CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLA GIUSTIZIA E DELLA PROFESSIONE FORENSE DECISO DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’AVVOCATURA

È SPRECO DI DENARO PUBBLICO: L'OUA SUL CASO DI CHIAVARI E CASTROVILLARI, TRIBUNALI NUOVI ORA SOPPRESSI, E SUI COSTI DELLA GIUSTIZIA (NEL 2011 AUMENTO DI SPESE DI 757 MILIONI DI EURO) CHIEDE L’INTERVENTO DELLA CORTE DEI CONTI

GIOVEDÌ 19 LUGLIO L’OUA IN AUDIZIONE IN COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura a conclusione dell’assemblea nazionale dell’avvocatura a Roma (presso la Cassa Forense), presenti le istituzioni, gli ordini e le associazioni forensi, ha definito un calendario di iniziative contro lo schema di decreto sulla revisione selvaggia delle circoscrizioni giudiziarie, contro il decreto sviluppo che introduce il c.d. “appello cassatorio” e contro gli schemi di regolamenti e decreti che riguardano i parametri, l’ordinamento professionale e le società professionali. Intanto, il 19 luglio prossimo l’Oua andrà in audizione alla Commissione Giustizia del Senato proprio per discutere di geografia giudiziaria e presenterà un documento alternativo al provvedimento varato dal Governo. Presenti anche la UIL-Giustizia (dott. Nasone) e la CGIL Funzione Pubblica (dott.ssa Grieco) che insieme all’Oua hanno sottolineato il silenzio di Anm sulla geografia giudiziaria. Per questa ragione chiederanno un incontro con tutti i sottoscrittori del “Patto per la Giustizia” per un chiarimento.
«Senza mezzi termini: i cittadini e le collettività locali sono inferociti –spiega Maurizio de Tilla, presidente Oua, nel corso dell’assemblea – la Politica, in questo caso il Governo dei tecnici, ha dimostrato ancora una volta di vivere in una torre di avorio, avulso dalla realtà, di non conoscere i problemi reali dei cittadini, delle comunità. La scelta di revisione della geografia giudiziaria è la cartina di tornasole di questa condizione. Si sono soppressi tribunali e uffici giudiziari che non potevano essere soppressi. Si è dato il colpo di grazia alla “giustizia di prossimità”. Non si sono sentite ragioni, non si è dialogato né preso in considerazione proposte alternative. Le conseguenze le vedremo fra qualche mese sia sul tessuto economico di molti territori, tra questi quelli con rete viaria deficitaria (in questa Italia, molti, altro che alta velocità), nonché le isole e le comunità montane, sia per quanto riguarda la competitività di molte imprese, sia per la tenuta generale di un servizio che dopo le soppressioni viene negato ai cittadini. L’aggravante è la soppressione per i territori ad alta presenza di criminalità organizzata. E c’è ancora un’ulteriore incognita: cosa avverrà con la prospettata abolizione delle provincie? Verrà meno la cosiddetta regola del tre e quindi dovranno essere chiusi altri uffici. Per non parlare di quei tribunali nuovi di zecca, ora soppressi, come Chiavari e Castrovillari. Che senso ha tutto ciò. Qual è la ragione per sprecare così i soldi dei contribuenti».
«In quanto ai pretesi risparmi verrebbe da sorridere, se non fosse una situazione drammatica - sottolinea de Tilla – e vogliamo citare un dato: per la Corte dei Conti le uscite del Ministero della Giustizia dell'anno 2011 ammontano a 8,47 miliardi, con un incremento di 757,34 milioni. Il tutto diventa grottesco se si pensa alla previsione di risparmio di soli 30 milioni di euro per la soppressione di 1000 uffici giudiziari, tutto ciò a fronte di un bilancio spropositato che comporta sprechi e spese non produttive che rimangono invece inevase».
«L’avvocatura – continua il presidente Oua – è compatta nel recepire le proposte della base e della stessa società civile, come testimonia il confronto fitto con i sindacati confederali e con i sindaci, nonché il dialogo aperto con i magistrati. Il primo appuntamento è l’audizione con la Commissione Giustizia del Senato, giovedì prossimo (19 luglio). Oggi, intanto, abbiamo deciso di fissare un calendario di iniziative, tra queste la proclamazione dell’astensione dalle udienze a partire da settembre, occupazioni simboliche e manifestazioni di piazza. Ma non solo, inoltreremo una denuncia alla Corte dei Conti affinché si indaghi sulla gestione e gli sprechi in relazione allo stanziamento statale destinato alla giustizia (oltre otto miliardi di euro all’anno), oltre che per la folle costruzione di Palazzi di Giustizia e di strutture per il funzionamento di Tribunali e uffici giudiziari che si vanno a sopprimere. Quindi costituiremo un fondo-spese per designare un collegio difensivo al fine di promuovere giudizi tesi a sollevare questioni di incostituzionalità ed illegittimità dei menzionati provvedimenti. Solleciteremo il monitoraggio delle delibere dei Comuni che intendono contribuire alle spese di giustizia, pur di mantenere gli uffici giudiziari nel proprio territorio. Infine è partita la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per una corretta revisione della geografia giudiziaria (sono necessarie almeno 50.000 da raccogliere entro 6 mesi sul territorio nazionale). Tale proposta ha già l'adesione dell'Oua (Organismo Unitario dell'Avvocatura) e del Coordinamento degli Ordini Forensi dei Tribunali Minori, ed è stata promossa dal Comune di Montepulciano e dall'Ordine e dalle associazioni forensi (Camere Civili e Penali) della località toscana».
«Altro che riforme epocali – conclude de Tilla - questo è un provvedimento senza senso e controproducente che non comporta alcun risparmio di spesa. Nulla si muove, invece sulla riorganizzazione degli uffici, sull’introduzione dei manager per ottimizzare il lavoro, sulla reale diffusione del processo telematico e la riconversione di molte piccole strutture in tribunali tecnologici».

Comunicato Stampa OUA 13.7.2012