mercoledì 4 luglio 2012

Mediaconciliazione obbligatoria, tanti rinvii alla Consulta


De Tilla, OUA: “Alla prima ricognizione sono almeno dieci le ordinanze di rinvio alla consulta (nove) e alla corte di giustizia europea (una) sulla mediaconciliazione. Le ordinanze provengono da tutta Italia: Lazio, Torino, Genova, Parma, Recco, Catanzaro, Salerno. ma questo numero è destinato a crescere. il ministero della giustizia fornisce dati inattendibili e inesatti: questo sistema incostituzionale è evidentemente fallimentare

Il giorno 23 ottobre si discute davanti alla Corte Costituzionale la questione di incostituzionalità della mediaconciliazione obbligatoria. Secondo l’Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua) il numero delle ordinanze di rimessione alla Consulta e alla Corte di Giustizia Europea crescono costantemente: già raggiunta quota dieci (vedi elenco di seguito). Per Maurizio de Tilla, presidente Oua: «Il numero è destinato a crescere, si attendono, infatti, nuove pubblicazioni sulla Gazzetta Ufficiale. Le tesi dell’avvocatura trovano, quindi, ulteriori riscontri: è un sistema incostituzionale e contrario alle direttive europee, perché è costoso, inefficiente e limita l’accesso alla giustizia ai cittadini. Nonostante le comunicazioni del Ministero siano incomplete e inesatte, i dati sulla ricaduta sul contenzioso sono esemplificativi: la media-conciliazione obbligatoria è già fallita».

1) T.A.R. Lazio 12.4.2011
2) Giudice di Pace di Parma 1.8.2011
3) Giudice di Pace di Salerno 19.11.2011 – Gazzetta Uff. 11.4.2012 n. 15, pp. 107 e segg.
4) Trib. Torino 24.1.2012 – Gazzetta Uff. 30.5.2012 n. 22, p. 22.
5) Giudice di Pace di Parma 21.11.2011 – Gazzetta Uff. 13.6.2012 n. 24, p. 124.
6) Giudice di Pace di Recco 5.12.2011
7) Giudice di Pace di Genova 18.11.2011 – Gazzetta Uff. 6.6.2012 n. 23, p. 68.
8) Giudice di Pace di Catanzaro 3.11.2011 – Gazzetta Uff. 22.2.2012 n. 8, p. 89.
9) Giudice di Pace di Catanzaro 1.9.2011 – Gazzetta Uff. 1.2.2012 n. 5, p. 85.
10) Giudice di Pace di Mercato San Severino 21.9.2011 (rinvio alla Corte di Giustizia Europea)

Comunicato Stampa OUA del 3.7.2012