martedì 3 luglio 2012

Avvocatura e Anci mobilitate contro i tagli ai tribunali


I tagli ai tribunali non porteranno ai risparmi previsti dal Governo.
Lo denuncia il Consiglio Nazionale Forense che, dopo aver lavorato sui dati delle Commissioni di Manutenzione, ha verificato che "i risparmi effettivi sono di gran lunga inferiori a quelli stimati dal ministero della Giustizia".
In particolare, l'Avvocatura - anche dopo l'allarme lanciato oggi da 'Grande Sud', la formazione politica capeggiata da Gianfranco Miccichè, che parla di mille sedi a rischio tra le quali luoghi simbolo della lotta alla mafia - chiede "chiarezza al Governo sulla revisione della geografia giudiziaria, che secondo le intenzioni dell'esecutivo porterebbe a sopprimere 674 uffici del giudice di pace, 37 tribunali sub-provinciali e 160 sezioni distaccate".
Ecco perché il Cnf, prima di proporre i tagli in via definitiva, chiede di "individuare fabbisogni standard degli uffici, applicare il criterio dei costi standard superando quello della spesa storica e valutare i costi generati dalla riduzione delle circoscrizioni giudiziarie in termini di logistica, trasporti, sedi, impatto ambientale e fasi transitorie".
Per arginare il pericolo, il Cnf ha siglato un protocollo d'intesa con l'Anci che ha dato vita a un gruppo di lavoro congiunto per completare il censimento dei costi e dei fabbisogni effettivi della geografia giudiziaria.
"L'azione del Cnf per la revisione della geografia giudiziaria - spiega il Consiglio Nazionale Forense - parte dall'analisi di 48 dei 57 tribunali sub provinciali presenti sul territorio nazionale, acquisendo un significativo campione dell'efficienza media e del relativo costo medio".
Ebbene, secondo il Consiglio, "37 tribunali sub provinciali presi in esame su 57 comportano una spesa annuale di 25.6 milioni di euro mentre 160 sezioni distaccate su 220 generano una spesa annua complessiva di 15.9 milioni; importi, perciò, ben lontani dagli 80 milioni stimati dal Governo".
Secondo il Cnf, "la soppressione annunciata non tiene conto dei costi che l'amministrazione dovrebbe comunque sostenere per garantire il passaggio di personale e attività ai tribunali provinciali, a cui si aggiungono gli ingenti costi in termini di maggiori spese e impatto ambientale che andranno a gravare sulla collettività e sui singoli cittadini".
Di fronte a questa situazione, il Cnf ha deciso di avviare un'opera di sensibilizzazione contro il rischio di produrre più danni che benefici, "non avendo la revisione della geografia giudiziaria una base di dati completi e affidabili".

(Da Mondoprofessionisti del 29.6.2012)