mercoledì 25 luglio 2012

Prof. Verde: “Soppressione tribunali incostituzionale”


SUL PROVVEDIMENTO CHE PREVEDE LA CHIUSURA DI MILLE UFFICI GIUDIZIARI PARERE DI INCOSTITUZIONALITÀ DEL PROFESSOR GIUSEPPE VERDE

MAURIZIO DE TILLA, PRESIDENTE OUA: “SI CONFERMA QUANTO PIÙ VOLTE RIBADITO DALL’OUA. QUESTA REVISIONE DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA È VIZIATA DA EVIDENTI PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÀ. È ORA DI SMETTERLA CON LA CONVERSIONE IN LEGGE DI DECRETI LEGGE CHE CONTENGONO TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO. LA CHIUSURA DI 1000 UFFICI GIUDIZIARI CONTRADDICE LO SPIRITO DELLA DELEGA ED È ESTRANEA A QUEL PROVVEDIMENTO. RICORREREMO AL GIUDICE PER FAR RIMETTERE GLI ATTI ALLA CONSULTA

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura, oggi (ieri, NdAGANews) presente alla manifestazione dei sindaci contro la spending review e contro la chiusura di 1000 uffici giudiziari, è stato anche ascoltato su questo tema alle 13.30, in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Nel frattempo è giunto il parere del costituzionalista incaricato dall’Oua, Giuseppe Verde, sulla legge e sulla delega che prevede la revisione della Geografia giudiziaria. Il giudizio è chiaro: sono evidenti i profili di incostituzionalità. L’Oua annuncia sin da ora battaglia in tutte le sedi giudiziarie.
Questo il commento di Maurizio de Tilla, presidente Oua: «Il professor Verde conferma quanto da noi più volte denunciato: si violano diversi articoli della Costituzione (72, 76, 77). Abbiamo assistito all'approvazione di un provvedimento legislativo con un processo che, di fatto, ha esautorato il Parlamento delle sue funzioni, arrogando al Governo prerogative che non gli appartengono. La revisione delle geografia giudiziaria, contenuta in una delega, ha avuto un iter tortuoso e con chiari profili di illegittimità, è stata approvata con maxi emendamenti e voti di fiducia, fino al suo definitivo e abusivo inserimento nella conversione di un decreto legge. Il professor Verde, sottolinea, per esempio, come il Governo “attraverso il maxi emendamento su cui ha posto la fiducia, tenta un aggiramento degli articoli 76 e 77 della Costituzione con l’intento manifesto di utilizzare una procedura parlamentare anomala (la conversione in legge del decreto legge) per raggiungere finalità prive di qualsiasi riferimento all’urgenza del provvedere e che avrebbe dovuto realizzarsi attraverso il provvedimento legislativo ordinario”. Questa, di fatto, aggiunge, “è una deprecabile prassi parlamentare sanzionata in più sedi”. Dal presidente Ciampi fino al presidente Napolitano. Quest’ultimo, sottolinea Verde, “ha assunto una posizione netta nel febbraio 2011”, con una lettera ai presidenti di Senato e Camera, “circa l’approvazione di leggi di conversione che riscrivono i decreti leggi”».
«Come rivela il professor Verde – continua il presidente Oua – anche la giurisprudenza è chiara in tal senso. La Corte Costituzionale nella sentenza n.22 del 2012, ha definito questa “deprecabile prassi”, come illegittima. La Corte ha ritenuto, appunto, illegittimo “l’inserimento di norme eterogenee all’oggetto o alla finalità del decreto”. Anche in questo caso, è quindi del tutto evidente, che si viola quindi, l’articolo 77. In Commissione Giustizia della Camera, oltre alle nostre proposte, abbiamo consegnato anche questo parere. Il Parlamento deve correggere questo provvedimento e ritornare allo spirito originario della stessa delega. Il principio deve ritornare ad essere la valorizzazione della giustizia di prossimità e la modernizzazione e razionalizzazione della macchina giudiziaria, non la chiusura incostituzionale, irrazionale e inadeguata di 1000 uffici giudiziari».

Comunicato Stampa OUA del 24.7.2012