venerdì 21 febbraio 2014

DISOBBEDIENZA CIVILE NEI TRIBUNALI

La protesta delle toghe continua 
dopo il grande corteo di ieri
 con oltre 10 mila avvocati
con l'astensione dalle udienze
 dal 17 al 22 marzo

"Non ci fermeremo. Se non ci saranno risposte concrete alle proposte avanzate con ieri con il grande corteo di Roma, avvieremo una campagna di disobbedienza civile nei tribunali” così il presidente Oua, Nicola Marino, tirando le somme della manifestazione nella Capitale, in vista di nuove forme di protesta del mondo forense. “Smetteremo di supplire lo Stato – assicura - così da mettere in evidenza le enormi inefficienze della macchina giudiziaria e il ruolo silenzioso e fondamentale degli avvocati; non eserciteremo la difesa d'ufficio e il gratuito patrocinio. senza il ritiro del ddl delega sul processo civile e senza un'interlocuzione seria (con avvocati negli uffici legislativi e nei consigli giudiziari) sarà di nuovo astensione a marzo". L'Organismo Unitario sulla base di una deliberazione della propria assemblea dei delegati, in rappresentanza di tutti i fori italiani (di seguito lo stralcio), ha deciso di mantenere lo stato di agitazione, di avviare una campagna di disobbedienza civile (di seguito l'elenco delle iniziative), e di sensibilizzazione delle istituzioni europee sulle ragioni della protesta. Quindi, in assenza di riscontri concreti da parte del Governo e del Parlamento, a partire dal ritiro del ddl delega sul processo civile, astensione dalle udienze dal 17 al 22 marzo.


Luigi Berliri (da Mondoprofessionsti del 21.2.2014)