mercoledì 3 luglio 2013

LA GIUSTIZIA ITALIANA SOPRAVVIVE GRAZIE AGLI AVVOCATI

L'Avvocatura per protesta non partecipa
al previsto incontro di oggi pomeriggio
con il ministro Cancellieri

La mancanza di rispetto per la classe forense dimostrata dal Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, in occasione dell’incontro del 1° luglio con l’avvocatura partenopea seguita ad alimentare le polemiche. Dopo un lungo incontro l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, la rappresentanza politica forense, il Consiglio Nazionale Forense, la Cassa Forense e i rappresentanti degli Ordini distrettuali italiani, hanno deciso di disertare per protesta l’incontro previsto oggi pomeriggio con il Ministro Cancellieri. L’Oua critica anche le dichiarazioni sempre del ministro di ieri, in occasione dell'assemblea di Confindustria e proprio alla vigilia dell’ importante incontro di oggi, in cui si additava l’avvocatura come una lobby che blocca il Paese. Confermate quindi le 8 giornate di sciopero dall’8 al 16 luglio. Secondo l’Anf di Cassino “il Ministro poi, non pago del brillante incipit (li vado ad incontrare così ce li leviamo dai piedi), avrebbe letteralmente aggredito gli Avvocati presenti che sollecitavano una giustizia più equa ed efficiente, replicando loro seccata: “… lei mi parla di Giustizia… ma le sembra che funzioni questa giustizia? Le sembra che funzioni?… che noi paghiamo ogni anno fior di quattrini per la legge Pinto?…. mi attaccate…. ma quegli avvocati che vanno dai contadini e dagli operai a dire: fate ricorso alla legge Pinto, ne traggono vantaggio dal problema...”. Ma, d’altro canto, non potevamo aspettarci di più e di meglio se lo stesso Ministro ha ritenuto di poter affermare, pochi giorni or sono, che la lotta alla corruzione non è una priorità! “La mancanza di conoscenza - denuncia l’Anf di Cassino - della dialettica giuridica è assolutamente inaccettabile per un Ministro della Giustizia, così come è grave mistificare l’esponenziale aumento del contenzioso addebitandone in maniera esclusiva la responsabilità all’Avvocatura e dimenticando che spesso è lo stesso Stato, incapace di organizzare un sistema efficace e moderno, a rendersi fautore di ingiustizie. Il Presidente dell’Aiga, Dario Greco, da parte sua, commenta l’intervista del Ministro Cancellieri ad Enrico Mentana, durante un convegno di Confindustria. “Già sabato scorso il Ministro Cancellieri aveva avuto una grave caduta di stile, affermando di volersi togliere dai piedi gli avvocati. Ma avere oggi definito l’Avvocatura italiana quale una grande lobby, proprio a casa di Confindustria, è una vero e proprio stravolgimento della realtà”. Secondo il presidente Greco “negli ultimi anni si sono registrati esclusivamente provvedimenti contro gli avvocati e in particolare contro i Giovani Avvocati, che con eroismo ed abnegazione ogni giorno garantiscono la sopravvivenza del Sistema Giustizia, supplendo le disastrose carenze di organico delle cancellerie, mentre dal Ministero non arriva alcun provvedimento per sbloccare i fondi per le difese a carico dello Stato.  Ed a proposito di lobby – ha proseguito il leader dei Giovani Avvocati –, il Ministro dovrebbe spiegare chi davvero si avvantaggia della reintroduzione della mediazione obbligatoria, se non esclusivamente gli organismi di conciliazione privati, in esclusivo danno ai cittadini e al loro diritto di libero accesso alla Giustizia. E si chieda anche quali lobby in questi anni hanno ritardato a dismisura l’entrata a regime del processo telematico civile, in una condizione in cui la macchina giudiziaria è la cenerentola tra le Pubbliche Amministrazioni del nostro Paese”.  Il presidente Greco ha poi concluso: “Dai Giovani Avvocati una rassicurazione al Ministro Cancellieri: avendo a cuore il funzionamento della Giustizia ed i diritti dei cittadini, non ci toglieremo dai piedi. Mai!”

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 3.7.2013)