mercoledì 10 luglio 2013

CANCELLIERI AGLI AVVOCATI: MI DISPIACE

Il Cnf: diamo atto al Ministro di aver riconosciuto l'errore

e siamo pronti a riprendere il confronto sulle riforme



Al terzo giorno di uno sciopero che ha paralizzato la giustizia italiana, il Guardasigilli, Anna Maria Cancellieri, va a Canossa. ''C'è stato un incidente increscioso con le parole fuori onda che sono sbagliate, mi spiace”,  ha detto questa mattina nel corso di una trasmissione radiofonica la Cancellieri. Che tuttavia non ha rinunciato a un ritorno di fiamma della polemica. “Non erano cortesi – ha aggiunto - ma la gazzarra inscenata impediva al convegno di andare avanti. Dovrebbe chiedere scusa chi l'ha fatta''. Il ministro ha poi aggiunto di essere pronta al dialogo: ''Li aspettavo, non sono venuti. Io ci sono, possono chiamare la mia segreteria e stabilire l'ora per incontrarci''.  “L’Avvocatura – ha replicato Guido Alpa, presidente del Cnf - prende atto delle parole del Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri rilasciate nel corso di una trasmissione radiofonica, e riconosce al Guardasigilli l’aver ammesso di aver pronunciato una frase irrispettosa e ingiusta nei confronti dell’Avvocatura, riconoscendo l’errore. La disponibilità ad incontrare gli Avvocati, espressa questa mattina dal Guardasigilli, deve essere necessariamente preceduta da alcuni segnali concreti come la disponibilità a valutare lo stralcio delle norme sulla giustizia contenute nel decreto legge del fare e la immediata approvazione del decreto Parametri. A fronte di questi segnali, l’Avvocatura è pronta a riprendere il confronto sul tema delle necessarie riforme della giustizia nell’interesse dei cittadini. Sulla giustizia si deve cambiare registro e abbandonare la decretazione d’urgenza in una materia che direttamente coinvolge i diritti dei cittadini in uno Stato di diritto. Pretendiamo – ha aggiunto Alpa - che all’Avvocatura sia tributato l’ascolto che spetta a uno dei soggetti indispensabili della giurisdizione, garanzia per Costituzione del diritto di difesa dei cittadini; e che, anche per questo, si provveda al più presto, anche da parte del Ministero, alla piena attuazione della legge professionale forense n. 247/2012” .  Anche il presidente dell’Oua, Nicola Marino, ha replicato alle dichiarazioni del Ministro Cancellieri: «Prendiamo atto con la dovuta attenzione – ha detto Marino - delle parole del ministro sui fatti di Napoli. Rimane il problema di una politica sulla giustizia fatta a colpi di decreti e senza la necessaria consultazione degli avvocati, cosa unica in Europa. Siamo pronti al dialogo e a passare dalla protesta alla proposta: il confronto è necessario per superare i gravi problemi del settore. Ma dobbiamo finirla con gli interventi spot e con i provvedimenti che limitano i diritti dei cittadini, come la mediazione obbligatoria”.

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 10.7.2013)