lunedì 1 luglio 2013

GDP A RILENTO, UDIENZE RINVIATE

Nell'Ufficio al lavoro solo 2 operatori su 5.
Intanto aumentano le preoccupazioni per il trasferimento

«In questo momento, per carenza di personale, l'ufficio del Giudice di pace sta funzionando a rilento e molte cause vengono rinviate d'ufficio per mancanza di personale amministrativo, sia nel caso di udienze civili che di quelle penali: c'è un notevole arretrato che dev'essere recuperato».
A denunciarlo è l'avv. Giuseppe Fiumanò, presidente dell'Associazione giarrese avvocati.
Il lavoro che prima veniva svolto da cinque persone adesso viene in pratica svolto da due. Da un mese infatti non è presente il cancelliere che si occupava della sezione penale e l'operatore giudiziario è andato in pensione. Come è facilmente intuibile, la situazione crea numerosi disservizi. In particolare si verifica che le udienze a volte non si svolgano perché manca l'assistenza, cioè le persone che si occupano della preparazione della fase pre e post udienza.
Ma gli avvocati giarresi sono in apprensione per una questione ancora più grave: il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace. I Comuni del distretto giudiziario che fanno riferimento a Giare, nei mesi scorsi, erano stati chiamati a dare la loro adesione per la divisione delle spese che comportava il mantenimento a Giarre dell'Ufficio. Ma all'appello hanno aderito soltanto i Comuni di Giarre, Sant'Alfio e Riposto; a questi Comuni si è aggiunto il Comune di Piedimonte Etneo, che prima apparteneva alla sezione del Giudice di Pace di Linguaglossa (come più volte scritto su AGA News) .
«La nostra preoccupazione - afferma Fiumanò - è che l'Ufficio del Giudice di Pace di Giarre scompaia, a seguito della mancata adesione alla proposta di mantenimento di diversi Comuni di competenza». I problemi economici, infatti si riflettono anche sugli enti locali: l'adesione dei Comuni di Caltabiano, Fiumefreddo, Mascali e Milo non c'è stata proprio per questioni di natura finanziaria.
La questione è comunque subordinata a una sentenza della Corte Costituzionale che nei prossimi giorni, precisamente martedì 2 e mercoledì 3 luglio, si pronuncerà sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, sia per quanto riguarda i Tribunali che i Giudici di Pace. Insomma, si sta attraversando una situazione generale di incertezza.
Per quanto riguarda il Tribunale di Giarre, come riferisce l'avv. Giuseppe Fiumanò, sembrerebbe che il presidente del Tribunale di Catania abbia chiesto che l'edificio del Tribunale giarrese sia adibito ad archivio per cinque anni. Per quanto riguarda la chiusura dei cosiddetti "miniuffici giudiziari", la commissione giustizia del Senato all'unanimità si è espressa per prorogare di un anno la riforma.
Una richiesta trasversale è stata sottoscritta, in tal senso, da numerosi parlamentari, tra cui il senatore giarrese Pippo Pagano. «Quando ci sarà più chiarezza - dice Fiumanò - chiederemo un incontro con il presidente della Corte d'Appello e con il presidente del Tribunale o con i sindaci».

Maria Gabriella Leonardi (da La Sicilia del 30.6.2013)