mercoledì 10 luglio 2013

DL Fare, a rischio norma su commissioni esame avvocato

Dl fare, a rischio la norma sulle commissioni

per l’esame di avvocato: «Estranea al contenuto del decreto»

I dubbi del comitato per la legislazione della Camera,

che rileva anche l’entrata in vigore differita

per il ritorno della mediazione civile obbligatoria



Ci sarà molto da lavorare alla Camera per la conversione in legge del decreto fare. È quanto emerge dal parere approvato dal comitato per la legislazione di Montecitorio dovuto ai sensi dell’articolo 96 bis del regolamento alle commissioni riunite, la prima e la quinta, che stanno esaminando il testo (il documento è qui disponibile come documento correlato). Il punto è che il provvedimento affronta vari argomenti, dall’economia alla giustizia, e così cresce il rischio di finire sotto la mannaia della Corte costituzionale: da ultimo con la sentenza 22/2012 la Consulta ha ricordato che affinché possa considerarsi legittimo il ricorso alla decretazione d’urgenza la pluralità di ambiti materiali disciplinati dal provvedimento deve comunque risultare legata da un nesso oggettivo o funzionale davvero unitario. Il pericolo della successiva declaratoria di illegittimità aumenta quando i temi sono eterogenei (e diventa certezza quando in sede di conversione sono inserite disposizioni di argomenti non contemplati all’epoca del via libera da parte del Consiglio dei ministri). Una norma a rischio in tal senso è quella che prevede la presenza di magistrati in servizio oltre che in pensione nelle commissioni d’esame per diventare avvocato: la disposizione appare estranea al tenore del resto del provvedimento. Il decreto fare, nota inoltre il comitato, contiene varie norme per le quali l’entrata in vigore è differita e fra di esse c’è quella sul ritorno della mediazione obbligatoria, che si applicheranno solo si applicano decorsi trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Alla faccia dell’urgenza.


Dario Ferrara (da cassazione.net)