mercoledì 8 maggio 2013

Bassano: “Illegittima l'abolizione del tribunale”

I dubbi sulla legge delega e sul decreto di attuazione.
Tra i punti a sostegno della tesi c'è anche
la “virtuosità” della sede cittadina.
Il giudice Paolo Velo ha accolto la questione costituzionale
sollevata dall'avvocato Maiolino a proposito delle norme statali

La battaglia per salvare gli uffici giudiziari è arrivata all'esame della Corte costituzionale e Bassano aggiunge il proprio ricorso ai quattordici per i quali è attesa la decisione della Consulta.  La presunta incostituzionalità della legge che ha disposto la revisione della geografia giudiziaria, e del decreto legislativo del settembre scorso che ha cancellato il tribunale di Bassano è stata sollevata in udienza dal decano degli avvocati bassanesi, Angelo Maiolino.  I dubbi sulla legge-delega sono relativi a vizi di forma, in particolare il mancato passaggio in commissione parlamentare prima dell'approvazione; quelli sul decreto, riguardano l'eccesso di delega.  Traducendo dal linguaggio giuridico, le norme che sopprimono il tribunale sarebbero andate oltre le richieste del Parlamento, tagliando dove non era necessario.  Il giudice investito della questione, Paolo Velo, si è preso un paio di settimane per valutare la questione e due giorni fa ha sciolto la riserva con un'ordinanza che dichiara rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di costituzionalità evidenziate. «Ci sembrava doveroso - dichiara Maiolino - sollevare i nostri dubbi di costituzionalità davanti al giudice. Quest'ultimo ha preso in esame le nostre richieste. Bassano ora sarà presente anche sul fronte più strettamente giuridico della battaglia per il Tribunale». I motivi sostanziali del ricorso alla Corte sono gli stessi sui quali gli avvocati fanno leva da oltre un anno: efficienza degli uffici bassanesi, aumento dei costi e dei tempi dei processi in caso di soppressione ed esistenza di strutture (la cittadella della Giustizia di via Marinali) per le quali sono già state impegnate somme rilevanti.  «Se gli obiettivi della legge delega - si legge nell'ordinanza - sono il risparmio di spesa e l'aumento dell'efficienza, la soppressione di Tribunale e Procura potrebbe essere in contrasto con entrambi». 

Lorenzo Parolin (da ilgiornaledivicenza.it del 4.5.2013)