domenica 12 maggio 2013

ANF: la Cancellieri ascolti il contributo degli avvocati

“Il lavoro che attende il ministro della Giustizia Cancellieri è tra i più delicati perché il comparto giustizia è tra quelli più in sofferenza. Alcuni problemi, ad esempio la situazione drammatica delle carceri richiedono probabilmente interventi più immediati, ma tanti altri, che toccano la vita quotidiana di tutti i cittadini come la giustizia civile, la definizione dell’arretrato, la modernizzazione degli uffici giudiziari, l’avvio del processo civile telematico non possono e non devono essere trascurati. Per far fronte a queste sfide così impegnative ci auguriamo che il Ministro voglia proseguire sulla strada del confronto e dell'ascolto di tutte le anime dell’Avvocatura inaugurata dal Ministro Severino, nella consapevolezza che il qualificato contributo degli avvocati è assolutamente indispensabile per la riuscita di qualunque, seria riforma della Giustizia. Così Ester Perifano, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, in una lettera inviata al Ministro Cancellieri. “Troppo spesso è accaduto negli ultimi anni e, in particolare, negli ultimi diciotto mesi - continua Perifano - che interventi disorganici calati dall’alto e sostanzialmente estranei al sistema complessivo siano finiti per essere del tutto inefficaci e, dunque, inutili. L’attuazione della recente riforma forense rientra tra i compiti più immediati del Ministro:sono numerosi i regolamenti da approvare, e c’è l'urgenza di provvedere, al più presto, alla pubblicazione delle modifiche del D.M. 140/2012 (sui parametri dei compensi professionali) concordate con Il precedente ministro Severino, sul quale vi è il consenso unanime delle rappresentanze, politica e associative, dell'Avvocatura. Tuttavia – conclude Perifano - non va dimenticato che la legge forense, come da tutti unanimemente riconosciuto, presenta numerosissime criticità, soprattutto quanto alla governance nazionale dell'avvocatura e ai negativi riflessi sulle giovani generazioni di avvocati, alle quali occorrerà porre rimedio.”

(Da Mondoprofessionisti dell’11.5.2013)