mercoledì 29 maggio 2013

AVVOCATI IN SCIOPERO CONTRO LA “TAGLIA TRIBUNALI”

L'Oua conferma le due giornate di astensione
e la manifestazione a Roma all'Ergife di domani

Non è servito a nulla l’incontro di ieri (lunedì, NdAGANews) tra i vertici dell’Oua e il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. “Un incontro interlocutorio in cui abbiamo esposto alcune priorità: seguire le indicazioni del Parlamento per prorogare l’entrata in vigore del fallimentare (e incostituzionale) taglio di circa 1000 uffici giudiziari, ma anche per rivederne l’impianto complessivo” così il presidente Oua, Nicola Marino al termine dell’incontro con il ministro della giustizia, Cancellieri. “Al Guardasigilli – spiega - abbiamo sottolineato quanto sia incomprensibile mantenere un provvedimento incongruente, di fatto inutile per i previsti risparmi, e che ha già accumulato 19 rinvii alla Consulta. Altro punto: varare urgentemente il decreto correttivo dei parametri dei compensi professionali. Ma non solo: abbiamo presentato un pacchetto di proposte complessive per modernizzare la giustizia italiana, a partire dallo smaltimento dell'enorme arretrato nel civile. Basta solo voler dialogare con l'avvocatura che deve essere una protagonista privilegiata per la definizione di riforme organiche e condivise del settore. E il 29 e 30 astensione dalle udienze e manifestazione-incontro a Roma (il 30) con la Politica. Previsti già oltre mille avvocati, sindaci dei comuni interessati e delegazioni dei comitati cittadini” Ieri una delegazione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, con il presidente, Nicola Marino e il segretario Paolo Maldari, ha incontrato insieme alle istituzioni e associazioni forensi, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Presentato un dossier di proposte per la riforma della macchina giudiziaria e sulla professione forense. L’Oua ha anche ricordato al Guardasigilli che sono previste due giornate nazionali di astensione dalle udienze (a partire da domani, oggi NdAGANews) e la convocazione di una manifestazione nazionale a Roma il 30 maggio, che si terrà all’Hotel Ergife dalle ore 10, e che sarà anche l’occasione per un incontro con le forze politiche e con i rappresentanti del Governo.    Alla fine della riunione, il presidente dell’Oua, ha definito il confronto come un importante punto di partenza: «Una giornata interlocutoria e positiva, anche se su alcune questioni (geografia giudiziaria) si insiste nella direzione sbagliata: il primo obiettivo è quello di superare i gravi problemi che colpiscono la giustizia, riannodando il filo di un dialogo interrotto da troppi anni, sacrificato sull’altare di contrapposizioni sterili che hanno portato all'immobilismo da un lato, e a politiche emergenzialiste e sbagliate dall’altro. Questa situazione ha danneggiato avvocati e magistrati, il sistema stesso, ma soprattutto i cittadini, le imprese e i diritti costituzionali. Il Ministro ha preso in considerazione sia le ragioni delle nostre prossime proteste, sia la nostra volontà di proposta e dialogo. Innanzitutto al nuovo Guardasigilli abbiamo chiesto di intervenire su due grandi nodi: geografia giudiziaria e parametri e, quindi, l'abbiamo invitata alla manifestazione dell'avvocatura del 30 maggio a Roma. Abbiamo avanzato spunti concreti di riflessione per una modernizzazione della macchina giudiziaria – continua Marino – a partire dalla disponibilità ad affrontare il grave problema dell'enorme arretrato nel civile, ma anche per una riorganizzazione degli uffici e dei tribunali per evitare che, poi, si ripropongano nel prossimo futuro le stesse disfunzioni. Si deve puntare, per citare alcuni esempi, sull’autogestione delle risorse, sul processo telematico, sull’innovazione tecnologica, sulla diffusione di logiche manageriali e delle best practice, sulla riforma della magistratura onoraria e sull’implementazione di strumenti nuovi di risoluzione delle controversie (arbitrati, negoziazione assistita, mediazione volontaria…ecc). Evitando, così, di decapitare la giustizia di prossimità, come prevede l’attuale provvedimento di revisione che entrerà in vigore il prossimo settembre, sul quale, abbiamo chiesto una proroga visti gli evidenti profili di illegittimità all’esame della Consulta il prossimo 2 e 3 luglio (sono 19 i rinvii fino ad ora, ma il numero aumento di giorno in giorno), ma anche una seria correzione, considerate le numerose incongruenze e gli evidenti danni sui territori interessati, a fronte di risibili risparmi, ma anche come auspica la Commissione Giustizia del Senato che si appresta ad approvare all’unanimità un ddl bipartisan in tal senso. Ma non basta: servono interventi urgenti per superare il buco nero dei Tribunali dei Minori, istituendo finalmente le sezioni specializzate e mettendo mano ai regolamenti attuativi della nuova riforma del settore, sui quali l’Oua può dare un forte contributo migliorativo. Sul problema dei compensi professionali – aggiunge - si auspica il via libera urgente del decreto correttivo concordato con tutte le componenti della categoria il novembre scorso e già pronto per essere licenziato, considerando che i parametri attualmente in vigore sono fortemente penalizzanti, soprattutto in considerazione della fortissima crisi. Su questo piano sono stati presentati dei dossier relativi alla nuova legge forense, affinché si modifichino alcuni aspetti come previsto da diverse mozioni votate al recente Congresso Forense di Bari: obbligo di assicurazione per responsabilità professionale, formazione, specializzazioni, e per l’accesso con l’introduzione del numero programmato». Infine l’Oua ha ricordato al Ministro la manifestazione-incontro di Roma all’Ergife (dalle ore 10) del 30 maggio, alla quale hanno già aderito le massime istituzioni forensi, gli Ordini territoriali e le Associazioni, sottolineando che sono previsti oltre 1000 avvocati da tutta Italia, nonché rappresentanze di sindaci e dei cittadini.

(Da Mondoprofessionisti del 28.5.2013)