martedì 19 aprile 2011

La classe forense si sente perseguitata

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Oua, traccia un bilancio positivo della grande manifestazione a Roma, all’Adriano, nonché delle due giornate di astensione dalle udienze in tutta Italia con un’adesione di quasi il 90%. 
Una risposta all’appello dell’Organizzazione Unitaria dell’Avvocatura che conferma il nostro (di Mondoprofessionisti, ndAGANews) sondaggio sulle parole del presidente del Cnf, Guido Alpa Presidente che nel suo discorso di inaugurazione dell’anno forense aveva denunciato che “gli avvocati vivono in un clima di ostilità”.  Il 70% dei nostri lettori si è dichiarato d’accordo con lui.
Venerdì il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla,  ha scritto una lettera all’avvocatura, sottolineando le oltre mille presenze all’assemblea di sabato e, visti i dati di adesione, ha mostrato la soddisfazione per la riuscita della protesta organizzata dall’Oua:
«Un grande successo che ha dimostrato la compattezza degli avvocati attorno alla battaglia che si sta conducendo a tutela dei cittadini contro l' obbligatorietà della mediaconciliazione e la rottamazione della giustizia civile. Ma dobbiamo proseguire nelle nostre azioni politiche e giudiziarie nel solco del successo dell’ordinanza del Tar del Lazio di rinvio alla Corte Costituzionale.  Per questa ragione, ho inviato una lettera all’avvocatura al fine di incontrarci al più presto per analizzare le prossime mosse che comprendono: la predisposizione di delibere degli Ordini e delle Associazioni di disapplicazione dell’art. 5 comma 1 del Decr. Lgs. n. 28/2010, la preparazione della memoria di prospettazione delle questioni di incostituzionalità della normativa del Decreto medesimo da allegare ad atti di citazioni, i ricorsi da presentare al più presto in tutti i Tribunali, l'atto per la class action contro il Ministero della Giustizia e i suoi referenti, il ricorso ex art. 700 c.p. per bloccare l’attuazione di atti illegittimi quali il regolamento e la circolare ministeriale, l'atto di citazione per il risarcimento dei danni subiti per effetto della obbligatorietà della mediaconciliazione. Tante sono le questioni da affrontare per costruire un’iniziativa forte per la difesa dei diritti dei cittadini lesi da una normativa palesemente illegittima».

Luigi Berliri (Da Mondoprofessionisti del 18.4.2011)