venerdì 26 ottobre 2012

Riforma forense ad un passo dall'approvazione

La Camera vota 63 dei 67 articoli. Restano da votare solo gli articoli riferiti
agli esami di Stato per l'esercizio della professione di avvocato

La riforma forense in vista del traguardo. La Camera ha votato tutti gli articoli del provvedimento meno l’articolo relativo agli esami di Stato per l'esercizio della professione di avvocato. Un emendamento del Radicale Marco Beltrandi che consente di tenere due sessioni all'anno, invece dell'unica attualmente prevista, per l'esame di abilitazione alla professione di avvocato. Il raddoppio del numero delle sessioni di esame di avvocato fa crescere la spesa, ha stabilito con una parere la commissione bilancio contrario all'emendamento. Da qui la necessità di accantonare le norme: in sessione di bilancio, infatti, non possono essere approvate nuove spese, e se la commissione Bilancio resterà fedele al parere iniziale per evitare di bloccare l'intero provvedimento sarà necessario cancellare l'intero articolo.  Quanto alle disposizioni approvate, la Camera ha varato il nuovo tirocinio, che per non più di sei mesi potrà essere effettuato anche in concomitanza dell’ultimo anno di università. È previsto un rimborso spese e anche la possibilità che al tirocinante sia riconosciuta una indennità o un compenso commisurato all’effettivo apporto professionale. Il tirocinio consisterà anche nella frequenza obbligatoria di corsi di formazione professionalizzanti. Sono istituiti i consigli distrettuali di disciplina, composti da avvocati eletti secondo un regolamento del Cnf, con il rispetto della rappresentanza di genere. La rappresentanza di genere dovrà essere garantita anche nelle elezioni al Consiglio dell’Ordine e al Cnf, secondo alcuni emendamenti approvati ieri. Altre modifiche riguardano la istituzione dello sportello del cittadino presso i Coa e la permanenza nell’albo se l’esercizio della professione è effettivo e continuativo con esclusione di ogni riferimento al reddito professionale. La iscrizione all’albo comporterà la contestuale iscrizione alla Cassa forense. Viene salvaguardata la indipendenza degli avvocati con le regole sulla incompatibilità tra professione e altre attività di lavoro autonomo o di impresa. Selezione più rigida per accedere all’albo dei cassazionisti. Sulle specializzazioni, gli emendamenti approvati nelle due ultime sedute riconoscono il ruolo delle associazioni specialistiche. Nella votazioni avvenute lo scorso 9 era stata approvata la riserva di consulenza pur con alcune modifiche, le nuove regole sul preventivo (obbligatorio solo se richiesto dal cliente) e sui parametri (che potranno essere invocati in caso di disaccordo). Modello speciale di società tra avvocati, senza socio di puro capitale.

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 25.10.2012)