mercoledì 31 ottobre 2012

Aumentano ricorsi al TAR contro soppressione uffici giudiziari

DE TILLA AL GOVERNO: “RIVEDERE GEOGRAFIA GIUDIZIARIA,
CHIARI I PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÀ.
ASSURDO ANDARE INCONTRO A UN’ALTRA BOCCIATURA
DOPO QUELLA SULLA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA

ALLA CAMERA PRESENTATA DALL’ON. SILIQUINI MOZIONE
PER RADICALE MODIFICA DELL’INTERVENTO GOVERNATIVO

Il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, Maurizio de Tilla, dopo la recente decisione della Consulta che ha bocciato la media-conciliazione obbligatoria, si è rivolto ancora una volta al Governo, ma stavolta per la geografia giudiziaria: «La chiusura di circa 1000 uffici giudiziari è una decisione sbagliata per il buon funzionamento della macchina giudiziaria ed è il colpo di grazia alla cosiddetta “giustizia di prossimità”. È un taglio che non produrrà risparmi significativi (con situazioni paradossali come l’abolizione di tribunali con strutture nuove e recentemente costruite) e che danneggerà in modo determinante interi territori, compromettendo la competitività del tessuto produttivo e i diritti dei singoli cittadini. Non solo: il provvedimento varato ha chiari profili di incostituzionalità e in queste settimane si moltiplicano i ricorsi al Tar e le remissioni alla Corte Costituzionale. Prima in Sardegna e nei prossimi giorni possiamo annunciare iniziative analoghe in Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Calabria, Basilicata (nei prossimi giorni daremo notizie più approfondite)».
«È bene apprendere dalla recente esperienza della bocciatura della mediazione obbligatoria – continua il presidente Oua – non è accettabile che il Governo vada incontro ad un’altra situazione similare. Sia dal Parlamento, come dimostrano i pareri approvati dalle diverse commissioni e la mozione presentata recentemente anche dall’on. Siliquini, sia da prestigiosi costituzionalisti, arriva un richiamo a rivedere la revisione della geografia giudiziaria, anche per le chiare forzature e illegittimità nell’iter di approvazione del provvedimento. Evidente la violazione degli artt. 70-72-76 e 77 della Costituzione per le ragioni esposte dal prof. avv. Giuseppe Verde e recepite nei ricorsi al T.A.R.».
«Ci rivolgiamo al ministro Severino – conclude de Tilla – perché incontri l’Oua e ascolti le proposte dell’avvocatura».

Comunicato stampa OUA del 30.10.2012