giovedì 24 maggio 2012

Tamponamento con torto


Come può un automobilista tutelarsi se il danneggiato si reca al pronto soccorso il giorno dopo il sinistro stradale?
Il caso
Come può un automobilista tutelarsi nell’ipotesi in cui dopo aver tamponato – a torto - un’altra vettura scopre che nei giorni seguenti la passeggera che affiancava il conducente, sentitasi poi male, avrebbe avuto bisogno delle cure del pronto soccorso? Può trattarsi di un tentativo finalizzato a "recuperare" un pò di soldi dall’assicurazione del danneggiante?
La soluzione
L'evento occorso è piuttosto frequente in Italia. Statistiche alla mano siamo il Paese in Europa che ha la più alta frequenza di sinistri stradali con lesioni (e non quindi con solo danni ai veicoli) e l'incidenza delle patologie al rachide cervicale, tipica del tamponamento, vanta numeri molto elevati. Non si può escludere che - anche in presenza di un urto lieve - l'energia cinetica sprigionata possa determinare una distorsione anche lieve che, sul piano medico, determinerà la valutazione di postumi molto modesti (di solito nell'ordine massimo del 3%).
Ovviamente anche in queste cose si vede la civiltà delle persone. Si dovrebbe comprendere che i maggiori costi sulle liquidazioni dei sinistri stradali si riversano poi direttamente sull'incremento dei premi assicurativi che ogni anno si registrano e che quindi globalmente si genera un danno per la collettività.

(Da avvocati.it del 22.5.2012)