venerdì 28 marzo 2014

Gli avvocati promuovono Orlando

Il tavolo Avvocatura-Ministero rilancia il confronto
sulla modernizzazione della professione forense

“Ditemi cosa può fare per voi la politica”. Così il ministro di Giustizia ai rappresentanti del mondo forense. I tempi dell’arroganza della Cancellieri e dei contrasti violenti con via Arenula, sono ormai superati.  Con i nuovi vertici di via Arenula, il metodo dell’ascolto e del dialogo con tutti i protagonisti del sistema giustizia inaugurato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando comincia a dare i suoi frutti rendendo più vicino il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del sistema giudiziario e di rilancio della professione forense, fermo il potere di decisione finale che spetta al Guardasigilli.  Ieri a via Arenula si è svolta la prima riunione del tavolo di confronto sotto la regia del Ministro, per individuare nuove prospettive e nuovi modelli per l’avvocatura del futuro, da affiancare a quelli tradizionali, in relazione al nuovo quadro socio-economico. I temi trattati nell’incontro sono stati quelli dell’accesso alla professione, dell’organizzazione degli studi legali; e anche delle funzioni proprie dell’amministrazione pubblica che possono essere affidate in via sostitutiva agli avvocati. Fino a ora  si sono svolti due giorni di lavoro al Ministero della Giustizia, il primo, mercoledì, con avvocati e magistrati sulla riforma del processo civile; il secondo, ieri,  con il Cnf, la Cassa Forense e le rappresentanze associative dell’Avvocatura finalizzato ad individuare soluzioni per il rilancio della professione forense, sono stati raggiunti buoni risultati in termini di focalizzazione e analisi dei problemi che agitano il settore e di individuazione delle soluzioni operative più condivise possibile.  Il Ministro ha ben colto, dimostrando l’impegno concreto sin dalle prime battute del suo incarico, l’importanza di ricostruire le condizioni dell’ascolto e dunque del dialogo con tutti i soggetti che “fanno vivere la giurisdizione”, come egli stesso ha sottolineato intervenendo al IX Congresso Cnf. Positivo il giudizio sull’esito dell’incontro dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura. “Il Ministro Orlando – ha detto il presidente dell’Oua, Nicola Marino che era accompagnato dal vice presidente, Filippo Marciante e dal segretario, Paolo Maldari   -  ha parlato di una 'scommessa' che vuole giocare con l’Avvocatura per arrivare a costruire un percorso più ampio di condivisione anche per la nostra professione. Un'impostazione apprezzabile e da approfondire, soprattutto per i temi indicati per il confronto: il tirocinio, la formazione permanente, l’accesso alla professione, la società tra avvocati, gli obblighi assicurativi e previdenziali, il gratuito patrocinio e la difesa d’ufficio, la professione innanzi alle giurisdizioni superiori. Altri temi, invece, troveranno trattazione in ulteriori ambiti, tra questi anche quello della riforma della magistratura onoraria e della funzione di supporto che gli avvocati possono dare alla giurisdizione.   Come modus procedendi - hanno aggiunto - abbiamo condiviso la costituzione di gruppi di lavoro dell’Avvocatura (ciascuno si occuperà dei titoli sopra indicati) e un 'metodo" costante di interlocuzione aperta. I 'Tavoli, che l’Avvocatura formerà, gestirà e coordinerà, si convocheranno già entro 20 giorni, per presentare delle prime ipotesi di lavoro e un pacchetto di proposte”.  “Nel corso della riunione – hanno sottolineato Marciante e Maldari  - il Ministro ha anche chiarito che è necessario interloquire con Impresa e Università in ordine all’accesso alla professione, e con magistrati e personale amministrativo per ciò che attiene l’incentivazione del processo telematico. Una buona giornata per l'avvocatura che deve continuare sulla strada dell'unitarietà e della proposta" “Apprezziamo il cambio di passo del Ministro Orlando che, anche diversamente da qualche suo predecessore, dimostra di avere a cuore l'interlocuzione con l'avvocatura” ha detto a sua volta, il segretario generale dell’Anf Ester Perifano.  “Il Ministro ha proposto tavoli operativi, ai quali approfondire le tematiche delle società professionali e multiprofessionali, le specializzazioni, la riforma universitaria l’accesso e il tirocinio della professione, la difesa d'ufficio, il patrocinio a spese dello stato, la degiurisdizionalizzazione e il contributo dell'avvocatura alla giurisdizione.  tavoli saranno attivati al massimo entro 20 giorni e non saranno chiusi, ma aperti al confronto con altre componenti della società. Si tratta – ha continuato Perifano - di proposte estremamente stimolanti, a seguito delle quali l'avvocatura potrà portare dentro il Ministero la propria voce e le proprie proposte. L’ avvocatura è disponibile a contribuire alla soluzione di problemi che non sono certamente ad essa attribuibili, ma deve esserne riconosciuto il ruolo essenziale, sia nella giurisdizione che all'interno dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie, che , ove necessario e utile, in un ruolo sussidiario o sostitutivo della Pa. “Si tratta dunque un’agenda su cui occorrerà lavorare intensamente, ma confidiamo possano esserci, nell’interesse degli avvocati e dei cittadini, prospettive finalmente soddisfacenti, anche grazie all’apertura di credito chiestaci dal giovane ministro e dalla sua promessa di massimo ascolto – ha concluso Perifano.


Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 28.3.2014)