giovedì 20 marzo 2014

GLI AVVOCATI AL CENTRO DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Lo ha detto il Ministro Orlando nel corso
del IX Congresso giuridico-forense:
inizia un processo di condivisione utile e necessario
nella logica del coinvolgimento e dell'ascolto dell'Avvocatura,
quale attore decisivo nel quadro della Giustizia

Parte il 27 marzo il “Tavolo sull’Avvocatura” con le diverse rappresentanze dell mondo forense. Il tavolo era stato annunciato dal Guardasigilli a pochi giorni dal suo insediamento, con l’obiettivo di creare un luogo di confronto e condivisione utile e necessario nella logica del coinvolgimento e dell’ascolto dell’avvocatura, quale attore decisivo nel quadro del sistema-Giustizia. E oggi Orlando ha riconosciuto il ruolo primario del Cnf e di tutta l’avvocatura nel corso del suo intervento alla seduta inaugurale dell’IX Congresso giuridico-forense per l’aggiornamento forense, che si tiene a Roma fino al 22 marzo. Parole apprezzate dai vertici del consiglio nazionale forense.   “La presenza del Ministro Orlando oggi – ha affermato il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa,  - rappresenta un importate segnale per la cooperazione e il dialogo con l’Avvocatura nella prospettiva della riforma della giustizia. Il Guardasigilli ha sottolineato il ruolo essenziale degli avvocati nella giurisdizione e il loro ruolo sociale . Il CNF ha avanzato alcune proposte specifiche, utili sia a contribuire alla migliore resa del servizio giustizia nei tribunali; sia a individuare canali alternativi al processo, affidati agli avvocati, qualificati e professionali”. Sul primo fronte si tratta dei contributi che l’Avvocatura può fornire nell’Ufficio del giudice e per lo smaltimento dell’arretrato civile (tramite la redazione delle sentenze); il secondo prevede l’istituzione di Camere arbitrali presso gli Ordini forensi, alle quali le parti, in accordo, potrebbero rimettere il processo per la decisione, preservando l’attività già svolta.  “Il ministro oggi ha parlato di un più ampio ruolo dell’Avvocatura in percorsi alternativi. Ci sono le condizioni per un confronto operativo proficuo e di tutto questo si parlerà oggi pomeriggio nell’incontro convocato oggi pomeriggio dal Guardasigilli”, ha detto Alpa.  Anche sul processo civile telematico, citato dal Guardasigilli come strumento essenziale del rilancio dell’efficienza del sistema, il CNF è molto impegnato, anche in occasione del IX Congresso, con sessioni formative ogni ora, molto partecipate; e in generale sulla formazione degli avvocati per una rafforzata qualità della prestazione professionale: “il Ministro ha dato atto di ciò, considerando la qualità della funzione forense un elemento imprescindibile”. “ Il guardasigilli ha posto la sfida dell’innovazione. Il CNF e l’Avvocatura sono pronti”.  Nella mattinata sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Santacroce presidente della Corte di Cassazione, che ha sottolineato l’utilità del confronto tra le varie componenti della giurisdizione anche in funzione di una maggiore stabilità delle decisioni giudiziarie. Aldo Bulgarelli, presidente del CCbe, la rappresentanza degli Ordini forensi europei, ha evidenziato il quadro difficile in cui si muove l’Avvocatura livello europeo, tra crisi economiche e internazionali. “In un quadro così difficile, occorre preservare con convinzione il principio di indipendenza dell’Avvocatura”.  Positivo il commento del presidente dell’Oua, Nicola Marino per la convocazione del tavolo di confronto sulla giustizia civile: “Prima la fissazione dell'incontro preparatorio di oggi sulla giustizia civile, quindi la convocazione del tavolo dell’Avvocatura il 27 marzo. Questo è un altro passo positivo e concreto nella direzione del dialogo e della soluzione dei problemi della giustizia. Non sarà facile, vista la complessità della situazione, ma il ministro Orlando fino ad ora ha mostrato nel metodo forte discontinuità con il passato, tenendo fede agli impegni presi con l'Oua. Ora valuteremo il merito delle proposte. All'avvocatura spetta anche il dovere, dopo anni, di essere propositiva e unitaria, sono in gioco i diritti dei cittadini, il ruolo della difesa, lo stesso destino professionale di migliaia di avvocati”.


(Da Mondoprofessionisti del 20.3.2014)