giovedì 27 marzo 2014

Astensione, giudice deve rinviare tranne casi eccezionali

Il giudice deve disporre il rinvio delle udienze nei giorni di sciopero degli avvocati, salvo in casi eccezionali che «rendano indifferibile la trattazione del processo». Questa la decisione presa dalle Sezioni unite penali della Cassazione. I giudici della suprema corte erano chiamati a pronunciarsi sulla seguente questione: «se, anche dopo l'emanazione del codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati, adottato il 4 aprile 2007 e ritenuto idoneo dalla commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi essenziali con delibera del 13 dicembre 2007, il giudice, in caso di adesione del difensore all'astensione, possa disporre la prosecuzione del giudizio, in presenza di esigenze di giustizia non contemplate nel codice suddetto».
La soluzione adottata dalle Sezioni unite è «negativa, salvo che sussistano - si legge nell'informazione provvisoria diffusa al termine della camera di consiglio - situazioni che rendano indifferibile la trattazione del processo». Solo in casi limite, dunque, quali ad esempio l'imminente prescrizione del reato, un teste venuto dall'estero per essere sentito nel processo, un giudice che dopo pochi giorni va in pensione, la Corte può decidere per la prosecuzione del giudizio, nonostante l'astensione del legale.


(Da ilsole24ore.com del 27.3.2014)