venerdì 21 marzo 2014

Dialogo aperto tra l'Avvocatura e il Guardasigilli

L'Oua accoglie l'invito al confronto del ministro Orlando:
sospese le proteste, rimane lo stato di agitazione

L'Assemblea dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura all'esito degli ultimi incontri intercorsi con il Ministro Orlando, dei prossimi già programmati, e del dibattito emerso nel corso degli Stati Generali dell'Avvocatura di ieri pomeriggio, ha approvato, oggi, la sospensione delle proteste in corso, pur mantenendo lo stato di agitazione. Nicola Marino, presidente Oua, alla fine dell’Assemblea ha sottolineato, come «l'incontro di ieri con il Guardasigilli abbia posto serie basi di dialogo. Il confronto con i presidenti di Ordini, Associazioni e con i delegati Oua di tutta Italia, ha consentito l'approvazione di una linea di apertura alla road map tracciata insieme al Ministro Orlando. Anche la celerità è apprezzabile, un segnale anche questo di discontinuità con i riti del passato basati su una concertazione solo di facciata. Da questo momento in poi, però conteranno i fatti: l’Oua è già al lavoro per elaborare proposte concrete sul processo civile al fine di tutelare davvero i cittadini (e le imprese), senza comprimere i diritti». L'Oua fa quindi appello all'unità della categoria e esprime solidarietà e vicinanza agli ordini territoriali forensi, in particolare a quelli di Lecce, della Sardegna, dell’Abruzzo e della Campania, e in generale all’Avvocatura italiana per aver dato vita alle proteste di queste settimane e alla manifestazione di Roma del 20 febbraio. «Non abbasseremo la guardia - conclude Marino - ma oggi, pur nella diversità, anche nelle forme di protesta, dobbiamo dimostrare unità per essere forti al tavolo delle trattative con il Ministro. Il primo obiettivo è modificare tutte le norme sbagliate e dannose per i diritti dei cittadini contenute nel ddl delega Cancellieri: dalla motivazione a pagamento della sentenza, alla responsabilità solidale dell'avvocato, al mutamento del rito ordinario in procedimento sommario da parte del giudice, per citare alcuni dei nodi più controversi». Continua, dunque, il clima di distensione tra i vari attori del processo civile. Ieri, infatti,  presso il Ministero della giustizia, si è tenuto il primo incontro per l’avvio del lavoro congiunto tra le rappresentanze istituzionali e associative di avvocatura e magistratura e il Ministro della Giustizia sul processo civile. L’appuntamento, è servito dunque per tracciare le linee di un percorso che si annuncia serrato: mercoledì è previsto un nuovo incontro con le stesse componenti.   L’impegno comune emerso dall’incontro è quello, da una parte, di proporre soluzioni condivise per la riforma del codice di procedura civile; dall’altra di sviluppare misure alternative al processo, come la negoziazione assistita e le Camere arbitrali e altri sistemi innovativi. 

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 21.3.2014)