giovedì 7 giugno 2012

Riforma forense pronta per l'aula, tre no dell’OUA


Il Presidente OUA Maurizio de Tilla

La commissione giustizia della Camera licenza il testo per l'assemblea

Finalmente si è arrivati a vedere il traguardo. La commissione Giustizia di Montecitorio ha terminato ieri sera l’esame del testo arrivato dal Senato approvandolo oggi e licenziandolo per l’assemblea che da lunedì prossimo lo ha posto all’ordine del giorno.  (…)
Contro il testo uscito dalla Commissione, si schiera l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) il cui presidente, Maurizio de Tilla, sottolinea come le dichiarazioni del ministro di Giustizia Paola Severino, delimitino chiaramente la futura legge comprimendola dentro i limiti imposti dalle liberalizzazioni selvagge.
Per tutte queste ragioni l’Oua, l’organismo di rappresentanza politica della categoria, chiama gli ordini e le associazioni forensi a un’assemblea nazionale a Roma il 15 e 16 giugno (15 giugno Sala Seminari della Cassa Forense e 16 presso la Sala Meeting Visconti Palace Hotel).
«A che serve – sostiene de Tilla - una legge di riforma forense che elimina le tariffe oltre che i minimi dei compensi e che consente i soci di capitale nelle società professionali tra avvocati? Perché dirsi soddisfatti di un provvedimento che non tiene conto della funzione costituzionale dell’avvocato? Da parte nostra sono tre decisi no al testo licenziato dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Non si possono condividere le dichiarazioni del Ministro della Giustizia – continua il presidente Oua - quando afferma drasticamente la contrarietà a qualsiasi norma dell’ordinamento forense che contrasti con i principi e le norme di liberalizzazione oltre che la riaffermata vigenza ed efficacia del principio di delegificazione che contrasta con il dettato costituzionale. Questa riforma nasce già vecchia, inutile, inadeguata e mortifica la professione di avvocato. Per tutte queste ragioni – conclude de Tilla - nell’Assemblea convocata dall’OUA per i giorni 15 e 16 giugno, sono stati invitati tutti i presidenti degli Ordini e delle Associazioni forensi per valutare la possibilità di proclamare una prolungata astensione dalle udienze in segno di protesta».

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 7.6.2012)