sabato 2 febbraio 2013

Non è reato il consumo di gruppo di droga

E’ penalmente irrilevante l'acquisto di stupefacenti per uso collettivo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione in camera di consiglio, distribuendo una informazione provvisoria al termine dell'udienza. Le motivazioni della decisione si conosceranno con il deposito.

Questo è il responso delle Sezioni unite della Cassazione su un contrasto giurisprudenziale sorto dopo l'introduzione della Legge Fini-Giovanardi: se infatti in precedenza il consumo di gruppo non veniva di norma considerato reato, le novità introdotte dalla legge n. 49/2006 avevano dato luogo a decisioni di segno opposto.

In particolare, la Cassazione ha dovuto decidere sul contrasto giurisprudenziale in base al ricorso presentato su una sentenza del gup di Avellino che il 28 giugno 2011 aveva dichiarato non luogo a procedere nei confronti di un uomo "perché il fatto non sussiste", appunto, per il reato di uso di stupefacenti. La questione esaminata dalla Cassazione era: "Se a seguito della novella introdotta dalla legge n.49 del 2006, il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti sia o meno penalmente rilevante, nella duplice ipotesi di mandato all'acquisto o dell'acquisto comune". Le sezioni unite, presiedute dal primo presidente Ernesto Lupo, in pubblica udienza hanno appunto deciso che "é penalmente irrilevante in entrambe le ipotesi".


(Da avvocati.it dell’1.2.2013)