venerdì 22 febbraio 2013

Geografia giudiziaria, nuovo rinvio alla Corte Costituzionale

L'Anai chiede di anticipare l'udienza di ottobre

L'Associazione nazionale avvocati italiani auspica che dopo l'ennesima ordinanza, la Corte costituzionale arrivi a fissare con anticipo rispetto ad ottobre la data dell'udienza pubblica sulla revisione della geografia giudiziaria. “Anche il Tribunale di Sala Consilina (con l’ordinanza del 20 febbraio 2013, Dr. Enrichetta Cioffi) - ha detto il presidente Anai Maurizio De Tilla - ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di incostituzionalità della normativa sulla geografia giudiziaria sollevata in un giudizio penale. È questa la sesta ordinanza (ma non l’ultima) - ha continuato De Tilla - che mette sotto i riflettori della Consulta questioni sollevate dall’Avvocatura che – in qualsiasi paese democratico – ben giustificherebbero la sospensione di ogni atto ministeriale ed amministrativo in attesa della valutazione della legittimità della normativa. Nello specifico si è affermato che nel Tribunale di Sala Consilina è pienamente attivo il processo civile telematico che, esso sì, è strumento volto a migliorare il funzionamento della giustizia e a salvaguardare il principio costituzionale di buon andamento della Pubblica Amministrazione. La informatizzazione della giustizia si realizza presso il Tribunale di Sala Consilina senza gravare in alcun modo sull’Erario, atteso il contributo e il sostegno economico di enti locali, di ordini professionali e di partner economici. Quindi, senza alcuna ragione gli utenti del Tribunale di Sala Consilina perdono la giustizia di prossimità. L’eliminazione del Tribunale di Sala Consilina, in quanto realizzata sulla base di norme illegittime, - ha continuato il presidente Anai - violerebbe la riserva di legge di cui all’art. 25, primo comma, della Costituzione che è destinata a garantire la certezza del cittadino di vedere tutelati i propri diritti da un organo già preventivamente stabilito dall’ordinamento e indipendente da ogni influenza esterna. Il succedersi di ripetute ordinanze – ha concluso De Tilla - dovrà indurre la Corte costituzionale a fissare al più presto la discussione delle questioni sollevate con i sei provvedimenti fino a oggi emessi dai giudici ordinari. La udienza fissata per l’8 ottobre per la discussione del ricorso della Ragione Friuli Venezia Giulia (difesa dal prof. Avv. Giandomenico Falcon) è troppo lontana e va anticipata.

(Da Mondoprofessionisti del 22.2.2013)