martedì 22 gennaio 2013

L'Oua traccia le linee guida dell'agenda giustizia

Razionalizzazione dell’amministrazione giudiziaria, riforma organica e condivisa della giustizia penale e civile, lotta alla irrazionale revisione della geografia giudiziaria, appello cassatorio e processo civile, guardia alta sulla reintroduzione di altre forme di obbligatorietà nei sistemi di mediazione, la gravissima condizione carceraria, il nodo dell’arretrato. Sono queste  le linee guida dell’agenda giustizia dell’Oua per le prossime elezioni politiche e dà mandato alla giunta per organizzare un incontro pubblico nelle prossime settimane con le forze politiche. L'assemblea dell'Oua, riunita a Roma lo scorso fine settimana, all'unanimità, ha deliberato di convocare nelle prossime settimane una manifestazione - incontro pubblico nel quale invitare le Associazioni, gli Ordini Territoriali e l'Avvocatura tutta a confrontarsi con i rappresentanti delle forze politiche in campo per le prossime elezioni. L'Oua, la rappresentanza politica degli Avvocati italiani, seguendo il mandato e le deliberazioni del recente Congresso Nazionale Forense di Bari, invita gli Ordini Territoriali ad astenersi dal porre in essere iniziative autonome, che possano costituire messaggi di frazionamento nei confronti della politica. Auspica che tutte le componenti istituzionali e le Associazioni si impegnino per aprire una seria ed efficace interlocuzione con i partiti e gli schieramenti politici in vista della imminente competizione elettorale. L'Assemblea dell’Oua ha, inoltre, concordato le linee guida dell’Agenda Giustizia da sottoporre con urgenza alle forze politiche.   Questi i punti principali: la razionalizzazione dell’amministrazione giudiziaria e la riforma organica e condivisa della giustizia (penale e civile) per realizzare un’effettiva tutela dei cittadini (irrazionale revisione della geografia giudiziaria, appello cassatorio e processo civile, guardia alta sulla reintroduzione di altre forme di obbligatorietà nei sistemi di mediazione, la gravissima condizione carceraria, il nodo dell’arretrato…ecc). Ma anche la necessità di dare compiutezza alla riforma dell'ordinamento forense (anche nei regolamenti attuativi da varare nei prossimi mesi) secondo i deliberati assunti al Congresso di Bari. Una seria rivisitazione e discussione intorno alle condizioni generali dell'esercizio della pratica forense con particolare riferimento, vista la crisi economica, agli aspetti previdenziali e fiscali dell’esercizio professionale.

(Da Mondoprofessionisti del 21.1.2013)