domenica 13 gennaio 2013

Avvocato deve assegno di divorzio a moglie professionista nel suo studio

 L'obbligato tenuto a mantenere anche le figlie laureate
e con un "lavoretto". Irrilevanti le elargizioni per il nipotino

L'avvocato deve versare l'assegno di divorzio in favore della ex moglie, anche lei professionista, che lo ha sempre coadiuvato nell'attività dello studio. Non solo. È tenuto inoltre a mantenere i figli laureati, anche se questi svolgono già un piccolo lavoro. Il fatto che il nipotino sia complemtamente a suo carico è una elargizione del tutto irrilevante ai fini degli assegni.

La linea dura arriva dalla Corte d'Appello di Ancona che, con la sentenza n. 563/2012, ha respinto il ricorso del titolare di un grosso studio legale che aveva chiesto la revoca dell'assegno di divorzio in favore della moglie, commercialista.

La Corte ha spiegato che la donna, ormai avanti con l'età e da sempre impiegata presso lo studio legale del marito non avrebbe potuto "riciclarsi" con facilità nel mercato del lavoro. Questo anche perchè, spiega il Collegio, l'accertamento del diritto all'assegno divorzile (di carattere esclusivamente assistenziale) va effettuato verificando l'inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente (comprensivi di redditi, cespiti matrimoniali ed altre utilita' di cui possa disporre) a conservare un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio, in base al criterio secondo cui, mentre non e' necessario uno stato di bisogno dell'avente diritto (il quale può essere anche economicamente autosufficiente), rileva invece l'apprezzabile deterioramento, in dipendenza del divorzio, delle precedenti condizioni economiche. Ma non è ancora tutto. I giudici hanno deciso di bocciare anche le richieste dell'uomo di revocare l'assegno in favore delle figlie, una biologa.

Questo perché i piccoli lavori non le garantivano lo stesso tenore di vita avuto insieme alla famiglia.

Nulla da fare neppure sul fronte dell'assegnazione della casa coniugale che la Corte d'Appello ha lasciato alla ex moglie, nonostante le ragazze si recassero nell'abitazione soltanto durante i week end.


Debora Alberici (da cassazione.net)