domenica 15 gennaio 2012

OUA su processo civile, mediaconciliazione e geografia giudiziaria

Per il presidente Maurizio de Tilla “Il nostro Paese ha bisogno di una Giustizia che sia in grado di assicurare ragionevolezza dei tempi, efficienza ed economicità, ma la strada giusta non è certo quella dei provvedimenti adottati e di quelli annunciati”. 

Dopo i recenti provvedimenti adottati dal Governo Monti in materia di giustizia, l’Oua, nel confermare ancora una volta la disponibilità al dialogo costruttivo con l’Esecutivo per una riforma della giustizia equa e funzionale per il cittadino, ribadisce le sue proposte “manifesto”.
Nel frattempo, in vista delle assemblee del 14 e del 20 gennaio, è stata promossa  una forte iniziativa di sensibilizzazione pubblica con la presentazione di tre Manifesti di proposte sui temi cruciali: Giustizia civile, mediaconciliazione obbligatoria e revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Il decreto legge all’esame del Parlamento in materia di Giustizia Civile viola il diritto di difesa tralasciando le vere soluzioni che invece passano attraverso “la riorganizzazione della macchina giudiziaria, l’aumento delle risorse, la produttività dei giudici, le prassi virtuose, il processo telematico e l’innovazione tecnologica”.
La mediaconciliazione obbligatoria lede palesemente i diritti dei cittadini, tanto che “ben sei ordinanze hanno investito la Corte costituzionale e la Corte di giustizia europea per l’esame di questioni di incostituzionalità e di incompatibilità con la normativa europea”.
L’Oua è favorevole alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie che non devono però essere ricercate andando contro i cittadini ed i territori.
Infatti “gli obiettivi di risparmio e di efficienza posti a base della legge delega non si raggiungono con l’indiscriminata e generica soppressione degli uffici giudiziari ma con una oculata e condivisa riorganizzazione sul territorio degli attuali uffici di primo grado”.
L’Oua, dichiara il presidente Maurizio de Tilla, “ha le idee chiare per poter dialogare efficacemente con il Governo ed arrivare ad un provvedimento definitivo di riforma del Sistema Giustizia in grado di uniformare il nostro Paese a quelli occidentali più avanzati puntando a raggiungere quegli standard di economicità, efficienza e tempestività che i cittadini si aspettano.

Comunicato stampa del 13.1.2012