giovedì 15 settembre 2011

Mediaconciliazione, dal tribunale atti alla Corte Europea

Il Tribunale di Palermo, sezione distaccata di Bagheria, giudice dott. Michele Ruvolo, ha trasmesso gli atti di un processo su un caso di locazione alla Corte di giustizia dell’Unione Europea. I punti controversi, sono quelli da sempre denunciati dall’Oua: «Un’ulteriore conferma delle nostre preoccupazioni e dei nostri rilievi – spiega il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla -  l’eccesso di delega, i limiti illegittimi all’accesso alla giustizia, l’assenza di competenza territoriale, la possibilità che il mediatore possa formulare una proposta di conciliazione in assenza del consenso delle parti, l’inadeguata formazione dei mediatori (dal punto di vista giuridico) e la conoscenza della materia nel caso specifico.  Questi i punti controversi che vanno ad aggiungersi agli altri aspetti già messi in evidenza dall’Oua contro la mediaconciliazione obbligatoria, in versione italiana e cioè i costi troppo alti per i cittadini che ostacolano l’accesso alla giustizia, dubbi sull’indipendenza e terzietà degli enti di conciliazione privati. Abbiamo più volte detto, a chiare lettere, che il sistema varato dal Ministro della Giustizia, non solo presenta profili evidenti di incostituzionalità ma anche che non è il linea con le direttive europee in materia. Come previsto il decreto legislativo già all’esame della  Corte Costituzionale dopo un ricorso dell’Oua e di diversi ordini e associazioni forensi, è stato prima rinviato dal Tar del Lazio e da un giudice di Pace a Parma, ora, per ulteriori ragioni, rimesso dal Tribunale di Palermo (la sezione distaccata di Bagheria) alla Corte di Giustizia Europea.  A questo punto – conclude de Tilla – prima che continuino a moltiplicarsi ulteriori provvedimenti di rimessione alla Consulta e alla Corte Europea, non sarebbe più saggio che il neo ministro della Giustizia, Nitto Palma, riaprisse il dialogo con l’avvocatura, modificando la mediaconciliazione e rendendola facoltativa e ripartendo, invece, con un tavolo di confronto sulla riforma del sistema giustizia e su un più efficace sistema  di risoluzione extragiudiziale e di mediazione delle cause civili? Attendiamo un cenno».

Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 13.9.2011)