giovedì 9 febbraio 2012

OUA: “Incostituzionale abrogazione assoluta tariffe”

''Il governo Monti ha avviato politiche che di fatto snaturano la funzione delle professioni disattendendo integralmente una norma concertata con le rappresentanze di categoria (l'art. 3 comma 5 della manovra economica bis), che risolveva in parte i problemi di ammodernamento e che era una plausibile soluzione in tema di tariffe professionali''.
È quanto affermato da Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua), partecipando oggi al convegno 'Riforma delle professioni e liberalizzazioni', organizzato dall'Unione di Centro per il Terzo Polo presso la Sala delle Colonne della Camera.
''Tale norma concertata -ha proseguito de Tilla - è stata inopinatamente abrogata con l'art. 9 del decreto legge 'Cresci Italia' in fase di conversione legislativa. La nostra perentoria richiesta è quella di eliminare tale disposizione di legge, ripristinando così le regole precedenti già concordate'. Il presidente dell'Oua ha quindi fatto il punto sullo stato di crisi del sistema-giustizia: 'L'esperimento fallimentare e incostituzionale della media-conciliazione obbligatoria -ha spiegato de Tilla- varato dal precedente esecutivo (attendiamo fiduciosi la pronuncia della Corte probabilmente entro marzo) e poi l'introduzione dei soci di capitale nelle società tra professionisti, che vanno eliminati".
E ancora: "la delegificazione degli ordinamenti professionali, l'aumento del contributo unificato (quadruplicato) per i cittadini e gli ostacoli per accedere alla macchina giudiziaria, l'accorpamento degli uffici dei giudici di pace e la prossima soppressione di moltissimi piccoli tribunali, sono tutti provvedimenti che portano non alla riduzione degli sprechi e all'efficienza ma alla rottamazione del sistema. E alla configurazione di una giustizia a due velocità: una rapida per le imprese e l'altra inefficace per i cittadini comuni'.
'La giustizia è un bene pubblico -ha rimarcato de Tilla - che contrasta con le esigenze del mercato. Non si possono quindi, consentire liberalizzazioni selvagge e rottamazione dei processi ed è per questa ragione che sciopereremo due giornate a febbraio (23 e 24), con una grande manifestazione a Roma al Cinema Adriano, il 23'. 'Ed è con questa consapevolezza -ha concluso- che l'Oua ha deliberato la convocazione del Congresso nazionale straordinario per il 23 e 24 marzo a Milano per adottare ulteriori iniziative e dare attuazione con tutte le forme consentite al tema principale: 'Il diritto non è una merce”.

(Da Mondoprofessionisti dell’8.2.2012)