mercoledì 8 febbraio 2012

Catania, condannato tour operator per vacanza rovinata

Vacanza rovinata per quattro turisti ed il Giudice di Pace di Catania condanna il tour operator a risarcire ognuno con la somma di 800 euro. Viaggio in catamarano, hotel con vista mare, le bellezze di Malta. Un pacchetto turistico che faceva pregustare una vacanza da sogno per le due coppie che lo hanno acquistato. Ma il sogno è diventato incubo sin dalla partenza.
Guasto al condizionatore del catamarano, con conseguente ritardo all’arrivo sull’isola. Albergo non solo senza nessuna vista mare, ma con camere carenti dal punto di vista igienico  e della pulizia. I quattro protestano ed il giorno dopo viene cambiata la struttura, ma devono pagare un supplemento di 35 euro a persona. Tornati a casa i quattro si sono rivolti a Confconsumatori Sicilia ed hanno avviato l’azione legale. Il Giudice ha individuato nel comportamento del tour operator una violazione del norme del Codice del Consumo ed ha riconosciuto il diritto al risarcimento per i quattro turisti. Ad occuparsi del caso è stato l’avvocato Carmelo Calì (giarrese, NdAGANews).
“Nel corso dell'istruttoria é emerso” ha dichiarato il legale ai microfoni di Justice Tg “che le contestazioni sono state immediatamente effettuate sul posto ma senza alcun esito almeno per il primo giorno. Inoltre le specifiche lamentele sono state provate in parte con documentazione fotografica, ed in parte non contestate, anzi ammesse in sede di interrogatorio formale dal titolare del tour operator. Il Giudice ha quindi riconosciuto ai consumatori” ha continuato Calì  “il diritto al risarcimento per il minore godimento della vacanza e per i disagi sopportati, come conseguenza dell'inadempimento dell'operatore turistico. Ed ha così quantificato tale danno nella misura di €. 800,00 per ciascuna persona, oltre interessi e spese del giudizio.”
“Spesso di fronte a casi come questi, i consumatori sul momento si arrabbiano moltissimo, come é giusto, ma poi lasciano stare. Questa ulteriore sentenza conferma, invece, che la strada da percorrere è altra. Perché le condanne da parte dei giudici” conclude il Presidente di Confconsumatori Sicilia “non costituiscono solo il giusto risarcimento per un torto subito, ma un deterrente contro il ripetersi di casi analoghi”.

(Da justicetv.it del 16.1.2012)