martedì 17 dicembre 2013

18 anni ad uxoricida, tradimento non è provocazione

Cass. sez. I Pen., sent. n. 50639 del 16.12.2013 
Moglie uccisa, marito condannato a diciotto anni di galera. Il tradimento di lei non è una provocazione.
Nessun dubbio sulla colpevolezza dell’uomo, capace di uccidere la moglie, soffocandola a mani nude. Dinamica chiara: nessun raptus, ma azione consapevole, prolungata per diversi minuti. Illogico richiamare l’infedeltà della moglie come provocazione, anche perché quella situazione è stata ‘metabolizzata’ dall’uomo.

(Da dirittoegiustizia.it del 16.12.2013)