mercoledì 19 giugno 2013

Il Vescovo: niente esequie in Chiesa ai mafiosi

Facendo seguito alla notizia dell’incontro sulla legalità di sabato prossimo ad Acireale, pubblicata su AGA News del 13.6.2013, dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Acireale riceviamo e pubblichiamo:

Diocesi di Acireale – Ufficio Comunicazioni Sociali

Comunicato stampa del 19 Giugno 2013

Oggetto: CONVERSAZIONI SULLA LEGALITA': DECRETO DI PRIVAZIONE DELLE ESEQUIE ECCLESIASTICHE PER CHI E' STATO CONDANNATO PER REATI DI MAFIA.

A seguito del comunicato stampa n.1 del 13 Giugno 2013, si precisa che nel contesto dell'incontro sulla legalità che si svolgerà Sabato 22 Giugno 2013 alle ore 18:30 presso la chiesa di San Rocco in Corso Umberto ad Acireale; il vescovo della diocesi di Acireale S.E. Mons. Antonino Raspanti (nella foto, NdAGANews) promulgherà un decreto di privazione delle esequie ecclesiastiche per chi è stato condannato per reati di mafia in via definitiva.
Nel corso dell'incontro in cui, oltre al vescovo della diocesi di Acireale interverranno il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ed il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, si metterà in evidenza come anche la Chiesa intende offrire il proprio contributo collaborando con le istituzioni civili per l’edificazione di un’autentica cultura della legalità che cerchi di promuovere la dignità della persona.
Il decreto del vescovo di Acireale s'inserisce all'interno di una serie di provvedimenti presi dall'episcopato siculo sin dalla metà del secolo scorso, con cui in maniera netta si sono condannati atteggiamenti e strutture mafiose considerati assolutamente incompatibili con il Vangelo ed appartenenti al regno del peccato.
In particolare non si può non ricordare l'omelia tenuta da Giovanni Paolo II il 9 maggio del 1993 presso la Valle dei Templi di Agrigento, in cui si affermava che: «La fede ... esige una chiara riprovazione della cultura della mafia, che è una cultura di morte, profondamente disumana, antievangelica, nemica della dignità delle persone e della convivenza civile».
          I direttori
Don Marco Catalano
 Avv. Mario Di Prima