lunedì 17 dicembre 2012

PROROGA DI DUE ANNI PER SEZIONI STACCATE, ANCORA SPERANZE…

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoBAy_D8Y3QwU4IovjWAME0dDc8injZMBQmJ1YLghJZo7geVBlUC2SmkA520_x7wmTogQFMc1eY5le5GKaEOx25-6IRLEDEgN10iAryqrg4AE2-bsC3r_3i89B4hopmcjzSFBkRN9RAyw/s1600/de+tilla+nuova.jpg 
  
OUA: ATTESA PER L’ALTRO EMENDAMENTO ORA ACCANTONATO CHE PREVEDE LA PROROGA DI DUE ANNI PER I PREVISTI TAGLI DEI CIRCA 1000 UFFICI GIUDIZIARI

DE TILLA: “ANCORA C’È SPERANZA. DOPO L’ELIMINAZIONE DEL PRIMO EMENDAMENTO AL DDL STABILITÀ CONFIDIAMO NELL’APPROVAZIONE DEL SECONDO PRESENTATO IN COMMISSIONE BILANCIO, E ORA ACCANTONATO, PER EVITARE DI INTRODURRE UNA NORMA INCOSTITUZIONALE E ILLEGITTIMA

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura, pur esprimendo rammarico per il respingimento di uno dei due emendamenti presentati al ddl stabilità per la proroga del taglio di oltre mille uffici giudiziari, confida ancora nell’altro emendamento, ora accantonato, e che prevede la stessa misura.
Per Maurizio de Tilla, presidente Oua, rimane il disagio, «l'assurda e offensiva dichiarazione del vicepresidente del Csm, (oltretutto un avvocato) rivolta contro le istanze dell'avvocatura espresse nel Congresso Nazionale Forense, che hanno chiesto a viva voce di soprassedere per il momento da una scelta che prevede l'abbattimento di uffici giudiziari per aprire, invece, un tavolo di discussione e di proposta per esaminare più a fondo l'articolazione territoriale degli uffici giudiziari. Il Csm - continua - è venuto meno a un compito di equilibrio costituzionale e per tale posizione l'avvocatura esprime la propria amarezza».
«Ma ancora c’è speranza – conclude de Tilla - dopo l’eliminazione del primo emendamento al ddl stabilità, confidiamo nell’approvazione del secondo presentato in Commissione Bilancio, e ora accantonato, affinché si eviti l’introduzione di una norma incostituzionale, inutile e controproducente».

Comunicato Stampa OUA del 14.12.2012