martedì 11 gennaio 2011

Conseguenze penali per comportamenti umilianti nei confronti del coniuge


La Corte di Cassazione con sentenza n. 45547 del 28 dicembre 2010 ha decretato che offendere il coniuge può portare alla condanna per maltrattamenti.
Nel caso in questione un uomo già condannato dal Tribunale di Bassano del Grappa per maltrattamenti nei confronti della moglie ha proposto ricorso in Cassazione. La Corte di appello di Venezia aveva sostituito la pena detentiva inflitta dal Tribunale di Bassano con la pena pecuniaria di 3350 euro oltre ad un risarcimento patrimoniale fissato in 100 mila euro e a 15 mila euro per danni morali. L’uomo infatti, aveva  omesso di corrispondere gli alimenti all’ormai ex moglie.
I giudici della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso dei legali dell’imputato.
I giudici di legittimità spiegano così che "i comportamenti abituali caratterizzati da una serie indeterminata di aggressioni verbali ingiuriose e offensive possono configurare il reato di maltrattamenti. Nella specie tali condotte, costantemente ripetute, hanno evidenziato l'esistenza di un programma criminoso diretto a ledere l'integrità morale della persona offesa, di cui i singoli episodi, da valutare unitariamente, costituiscono l'espressione, ed in cui il dolo si configura come volontà comprendente il complesso dei fatti e coincidente con il fine di rendere disagevole e penosa l'esistenza della moglie”.

(Da Avvocati.it dell’11.1.2011)