giovedì 12 marzo 2015

Pene più dure per rapine e furti in appartamento

LA PROPOSTA
 
Esclusione della punibilità per i reati minori, sulla base della "tenuità del fatto", accordo sulle modifiche ai reati di corruzione.

E, contemporaneamente, aumenti di pene per i furti in appartamento e le rapine, reati cresciuti particolarmente negli ultimi dieci anni (le rapine, in realtà, sono rimaste sostanzialmente stabili nell`ultimo anno e calate per alcune tipologie specifiche, ma dopo essere cresciute de1195,4% in dieci anni).

È una mediazione tutta politica quella a cui hanno lavorato il ministro della giustizia Andrea Orlando e il viceministro Enrico Costa. Destinato a dare spazio ad una delle vertenze più care al Nuovo centro destra che da tempo  chiede interventi più duri sui reati di allarme sociale.



GLI AUMENTI

L`ipotesi è di creare una tipologia specifica per il furto in appartamento, attualmente accomunato dal Codice penale al furto con strappo. Contemporaneamente, verrebbero aumentate le pene sia massima sia minima, dall`attuale range 1-6 anni a 2-8 anni, fissando specifiche limitazioni alla possibilità di bilanciare tra circostanze attenuanti e aggravanti, ovvero, dando più peso alle seconde.

Era stato lo stesso Censis, nel suo rapporto annuale, a parlare di aumento record dei furti in abitazione saliti in dieci anni del 127%. Complessivamente, sono aumentate anche le rapine, per le quali colpisce il trend (+195,4% in dieci anni), e l`incremento del 3,7% nel 2013, anche se il 2014 segna un -0,2%.

La proposta di Orlando e Costa prevede interventi anche su questo reato, attualmente punito con una pena che va da 3 a 10 anni di reclusione: il minimo salirà a 4 anni, in modo da escludere la sospensione cautelare della pena per gli incensurati e ridurre i benefici della liberazione anticipata. La rapina aggravata, oggi punita con una reclusione che può durare da 4 anni e sei mesi fino a venti, salirà, nel minimo, a 5 anni di prigione.

Intanto oggi il consiglio dei ministri dovrebbe varare la misura sulla tenuità del fatto, alla quale è "agganciato" l`emendamento sul falso in bilancio che pur avendo eliminato le soglie di punibilità punta a salvaguardare le piccole  aziende responsabili di abusi bagatellari.

L`intervento riguarda reati minori puniti con multa o pena non superiore nel massimo a 5 anni, per i quali, quando non vi siano condotte abituali e danni rilevanti, il giudice può concedere direttamente l`archiviazione.


Sara Menafra (da Il Messaggero del 12.3.2015)