lunedì 16 settembre 2013

INDAGATI PER PROTESTA CONTRO SOPPRESSIONE!


GIUSTIZIA, L’OUA SOLIDALE CON I 107 MANIFESTANTI DI NICOSIA, ENNA,  MISTRETTA, INDAGATI PER DIFENDERE PACIFICAMENTE I LORO DIRITTI

SUPPORTO LEGALE DEI PENALISTI DELL’OUA AGLI INDAGATI

NICOLA MARINO, PRESIDENTE OUA: “NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DELLA PROTESTA. QUESTA È UNA RISPOSTA AUTORITARIA A MANIFESTAZIONI DEMOCRATICHE E LEGITTIME DEI CITTADINI. SI CERCA DI RIDURRE IL TUTTO A UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO. MENTRE DA OGGI LA NOSTRA GIUSTIZIA VA INCONTRO AL CAOS




Dal presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, la rappresentanza politica forense, Nicola Marino, ma anche dal vice presidente Filippo Marciante e dai delegati Oua siciliani la più profonda solidarietà: «Agli indagati siciliani, ma anche e alle altre migliaia di cittadini e di avvocati che stanno portando avanti questa battaglia, a Cerignola, come a Rossano, a Melfi, come a Pinerolo (solo per citare alcune città), non solo va il nostro sostegno, ma anche la tutela legale dei nostri penalisti. Le manifestazioni in corso in tutto il Paese contro la vergognosa e inutile chiusura di circa 1000 uffici giudiziari, non possono essere trasformate in un problema di ordine pubblico. È una risposta autoritaria, sbagliata e sproporzionata rispetto a un problema reale e drammatico posto dalla cittadinanza»  

«Nel frattempo – conclude Marino – come avevamo tempestivamente previsto e contestato al Guardasigilli e ai dirigenti di via Arenula chiedendo una proroga ufficiale e generale, da oggi la nostra giustizia va incontro a una situazione di caos in diverse realtà: per esempio a Lagonegro,  ma non solo, nonostante non sia interessata da alcun decreto correttivo, il presidente del Tribunale ha già autorizzato il differimento delle udienze. Altro che entrata a regime della riforma. Dal Ministro Cancellieri attendiamo atti concreti per correggere un provvedimento irrazionale, inutile e controproducente per il buon funzionamento della nostra macchina giudiziaria, invece di essere costretti ad assistere a ulteriori azioni di criminalizzazione del dissenso».


Comunicato stampa OUA del 16.9.2013