venerdì 20 settembre 2013

Class action contro la chiusura dei tribunali



L'Anai denuncia: migliaia di processi finiti
in scatoloni con previsioni ignote.
La giustizia è allo sbando per colpa
dell'ottusità del Ministero della Giustizia

Si preannunciano class action e azioni di danni da parte dei cittadini i cui diritti sono stati cancellati con la violenza di un potere cieco. L’offesa alla giustizia non ha precedenti. E le reazioni che già ci sono state non mancheranno. I Tribunali minori e almeno metà delle Sezioni distaccate non possono essere soppressi”. A prevederlo è l’Associazione Nazionale Avvocati Italiani che denuncia il massacro di centinaia di migliaia di processi pendenti che stavano per celebrarsi e che sono finiti con i fascicoli in scatoloni con destinazione incerta e con inconcepibile previsioni ignote. “Smantellati Tribunali e Sezioni distaccate che smaltivano i processi pendenti e che oggi sono desertificati – dichiara il presidente Anai Maurizio De Tilla - Paradossalmente il Ministero della Giustizia, con un’azione di forza, è riuscito in pochi giorni a distruggere processi in via di soluzione. Il caos è subentrato all’ordine. Divise e rese complicate le nuove competenze territoriali senza soluzioni accettabili. Cittadini, sindaci, istituzioni ed avvocati sono indignati”. 

(Da Mondoprofessionisti del 19.9.2013)