martedì 3 febbraio 2015

Truffe, furti e violenze, catalogo dei reati archiviabili

Ma il Parlamento mette i paletti: "Non sceglierà il giudice"

L`omicidio colposo, per cortesia, non consideratelo mai un reato «tenue». E neppure lo stalking, che è seriale e abietto. Oppure le sevizie contro gli animali. Il Parlamento si prepara a votare un Parere su un decreto legislativo che cambierà sostanzialmente la procedura penale in Italia, laddove il magistrato potrà decidere l`archiviazione di un reato se considerato «di lieve tenuità».

Renzi si è mostrato attento, promettendo correzioni. E la Camera sta per proporre diverse modifiche. Viste le polemiche dei leghisti, la maggioranza chiede sostanzialmente di togliere dal novero della «lieve tenuità» i reati di allarme sociale. Ad esempio la truffa ai pensionati, che potrebbe astrattamente apparire «lieve» se si guarda al valore economico in gioco, ma è particolarmente odiosa in riferimento all`età della persona offesa.

A discrezione del giudice

«Non è una depenalizzazione», spiega il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri. Bisogna capire il meccanismo: da una parte c`è un lungo elenco di reati, quelli con pena massima fino a 5 anni; dall`altra ci sarà il vaglio discrezionale del magistrato, che tra tutti quelli ricompresi nell`elenco, dovrà stabilire se il processo riguarda un fatto lieve o grave che merita di andare avanti.

Per fare un altro esempio: il furto astrattamente rientra nell`elenco, ma le cose cambiano molto se è stata rubata una mela oppure un gioiello milionario. «Il magistrato - dice ancora Ferri potrà archiviare solo a condizione che il danno provocato sia esiguo e che il reo non abbia ripetuto altre volte quel comportamento illecito. È uno strumento giuridico nuovo, che permetterà alla macchina giudiziaria di non perdere tempo e risorse su fatti bagatellari di lievissima gravità, così potendosi concentrare sui reati più gravi e complessi».

Reati da allarme sociale

In linea astratta, considerando il tetto di pena, l`elenco prevede un`infinità di reati anche gravi: la violenza privata, la minaccia aggravata, il furto, il danneggiamento, la truffa, l`appropriazione indebita. Potrebbero rientrare nella «lieve tenuità», e quindi essere archiviati d`ufficio, anche lo stalking o i maltrattamenti in famiglia. Oppure i reati contro gli animali, dal maltrattamento all`uccisione, all`abbandono, al divieto di combattimenti, al commercio di animali esotici . Di qui le polemiche. Le associazioni animaliste come Lav e Enpa hanno protestato perché trovano inconcepibile che i reati nei confronti degli animali rischino di finire tutti nel cestino. «Per fortuna - racconta Annamaria Procacci, Enpa - la nostra denuncia, su Facebook, ha superato il milione di commenti in pochi giorni. Un autentico allarme sociale».

Le correzioni chieste

Il Parlamento, su proposta del relatore David Ermini, Pd, chiede di non fermarsi all`elenco dei reati, ma di fissare paletti all`interpretazione del magistrato. «Ci - dice Ermini - si rifaccia all`articolo 133 del codice, quello che fissa la gravità del reato per valutare la pena. I criteri sono lì. Così raggiungiamo il nostro obiettivo: archiviazione per i reati oggettivamente minori e non altro».

Sullo stalking, si fisserà il parametro che un reato «reiterato» non può mai essere tenue.

Sull`omicidio colposo, «la morte è incompatibile con il concetto di tenuità dell`offesa».

Sul maltrattamento degli animali, non potrà essere mai considerato tenue un fatto se è avvenuto con «crudeltà» o «in violazione del sentimento di pietà nei confronti degli animali». 


Francesco Grignetti (da La Stampa del 3.2.2015)