mercoledì 23 aprile 2014

Anai e Cse firmano contratto nazionale addetti agli studi legali

Anai (Associazione Nazionale Avvocati Italiani) e la Cse (Confederazione Indipendente Sindacato Europeo) hanno sottoscritto il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti e i collaboratori degli studi legali. Con la stipula del contratto collettivo ANAI e CSE hanno inteso rispondere alle esigenze di produrre un riferimento contrattuale per tutto il settore legale e quindi da valere per tutti i dipendenti e per tutti gli addetti occupati negli studi legali e nelle relative attività professionali e intellettuali. Il contratto disciplina, in maniera unitaria e per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro dipendente nell’ambito delle attività professionali forensi, anche in forma di studio associato e/o nelle forme societarie consentite dalla legge. Le parti contrattuali (Anai e Cse) si sono impegnate ad istituire un gruppo di lavoro composto da esperti, sia di parte datoriale che di parte sindacale, con il compito di studiare e verificare, per il settore degli studi professionali legali, il fenomeno delle collaborazioni coordinate e continuative, dei rapporti di apprendistato di alta formazione e di ricerca con riferimento alle figure riferibili al praticantato e in generale dei rapporti di lavoro atipici. I risultati della ricerca costituiranno la base per definire le linee guida per il riconoscimento di un equo compenso e per la tutela di un “welfare” contrattuale. Le linee guida potranno essere sviluppate anche in collaborazione con il Ministero del lavoro. Il gruppo di lavoro verificherà inoltre il fenomeno dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile in alcune aree geografiche del Paese. I risultati della ricerca costituiranno la base per definire accordi con modalità di emersione e di ingresso nel mercato del lavoro. Questi accordi potranno essere, temporaneamente, anche in deroga alle tutele previste dal C.C.N.L. L’attività del gruppo di lavoro sarà supportata dal sistema di bilateralità del settore e potrà svolgersi in collaborazione con Università, Istituzioni ed Enti di ricerca in possesso di specifica esperienza. Anai e Cse costituiranno, inoltre, un Ente bilaterale con una molteplicità di funzioni quali:
1. studi per l’ottimizzazione dell’organizzazione degli studi professionali di avvocato e consulenza per le certificazioni di qualità e studi di formazione sulla sicurezza;

2. studi per l’istituzione di un’assistenza sanitaria complementare al fine di fornire trattamenti assistenziali sanitari, integrativi delle prestazioni sanitarie obbligatorie, specificamente per i dipendenti e i collaboratori degli studi legali;

3. studi per l’istituzione di un fondo di previdenza complementare per i dipendenti.

Particolari disposizioni ad hoc per gli studi legali sono previste in tema di orario di lavoro, lavoro part-time, forme di job sharing. Con il contratto di lavoro dei dipendenti e collaboratori degli studi professionali stipulato da Anai e Cse, l’avvocatura si dota di uno strumento innovativo e specifico alle professioni legali, nel solco della impostazione data con la recente riforma dell’ordinamento forense.


(Da Mondoprofessionisti del 22.4.2014)