lunedì 5 ottobre 2015

“Ufficio del processo” a supporto dei giudici

Una struttura che supporterà il lavoro del magistrato, e che permetterà di migliorare la qualità del servizio giustizia. L'ufficio del processo, con gli ultimi decreti firmati dal guardasigilli, Andrea Orlando, diventa una realtà, proponendo una nuova organizzazione negli uffici giudiziari, con una particolare attenzione anche all'uso delle risorse informatiche e di innovazione. A presentare l'ufficio del processo è stato ieri il guardasigilli, Andrea Orlando: «Se ne parla da molti anni», ha dichiarato il ministro, «sappiamo che per arrivare alla piena potenzialità di questo strumento bisogna investire ancora, ma oggi questa struttura a supporto del giudice inizia ad essere realtà e va salutata favorevolmente». L'ufficio del processo sarà composto da diverse figure professionali: magistrati onorari, tirocinanti laureati (giovani che vogliono entrare in magistratura e praticanti avvocati), personale amministrativo, magistrati ausiliari per le Corti d'appello e i tirocinanti che hanno svolto stage. Per il nuovo staff a supporto delle toghe sono stati stanziati 17 mln di euro: 8 mln, provenienti dal Fondo unico giustizia, per borse di studio a favore dei tirocinanti laureati; 7,8 mln per stage di perfezionamento in cancelleria, 800 mila euro per sviluppare la consolle dell'assistente (un applicativo informatico con il quale l'assistente può mettere a disposizione del magistrato ricerche, appunti, bozze di documenti) e implementare la banca dati della giurisprudenza di merito, e 1 mln per nuovi computer, con cui sarà possibile la gestione amministrativa dei tirocinanti nonché consolidare gli strumenti informatici. Alle risorse già stanziate si aggiungeranno 5 mln provenienti dai fondi europei del Pon Governance. L'ufficio del processo è già stato sperimentato in alcune realtà italiane, prime fra tutte Milano e Firenze: «Le prime sperimentazioni», ha sottolineato Orlando, «hanno fatto registrare una riduzione delle pendenze di circa il 15% () Tutti gli investimenti per migliorare le performance del processo ci consentiranno dei risparmi in termini di riduzioni di penali che paghiamo per la legge Pinto».

(Da Italia Oggi del 3.10.2015)