venerdì 25 luglio 2014

Giarre, sul Giudice di Pace una vittoria della comunità

I ringraziamenti del funzionario giudiziario Gianni Zagaglia
per il salvataggio in extremis del Giudice di Pace

Dopo la chiusura della sezione distaccata del Tribunale di Giarre, una buona notizia, quella tanto sperata ed auspicata, è arrivata dal Ministero della Giustizia. Come ci conferma il funzionario giudiziario giarrese, dott. Gianni Zagaglia, in data 7 luglio 2014, dal Ministero, tramite la Presidenza del Tribunale di Catania, è stata trasmessa al coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre, avv. Gaetano Gullotta, ed al Sindaco dello stesso, in qualità di Comune capofila, dott. Roberto Bonaccorsi copia della circolare Ministeriale del 4.7.2014 riguardante la revisione delle circoscrizioni giudiziarie inerente agli Uffici del Giudice di Pace mantenuti ai sensi del D. Lgs n. 156 del 2012. Giarre figura nell’elenco degli Uffici Giudiziari salvati, unitamente all’elenco del personale comunale individuato dagli Enti locali che, nel periodo compreso tra il 7 e il 15 luglio, dovrà iniziare il corso di formazione di almeno 60 giorni, presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Catania e che si dovrà necessariamente concludere entro il 25 ottobre di quest’anno. Alla fine del corso di formazione professionale verrà rilasciato ai dipendenti degli Enti locali un attestato del presidente del Tribunale di Catania del completamento del tirocinio degli stessi.



«Pertanto, dal 27 ottobre 2014 partirà ufficialmente l’attività del Giudice di Pace di Giarre, con personale esclusivamente comunale. Dopo oltre due anni di battaglie e di sforzi notevoli sostenuti – ci dichiara il dott. Gianni Zagaglia –, Giarre ha visto riconoscersi il diritto imprescindibile al mantenimento di questo importante presidio di giustizia e legalità in un territorio che comprende 80.000 abitanti con l’adesione, dopo delibere consiliari con allegato schema di convenzione, dei Comuni di Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia e Sant’Alfio. Milo, ultimo comune della circoscrizione giarrese, ha dichiarato che parteciperà anch’esso con successiva deliberazione».



- A chi vanno i ringraziamenti?



«Un ringraziamento, a questo punto, è doveroso farlo, per amore di verità, con la ricostruzione delle varie tappe che hanno portato a questo brillante risultato. Anzitutto, è da lodare il Sindaco della passata amministrazione, Teresa Sodano, la quale, nei termini previsti dal Ministero della Giustizia e cioè entro il 29 aprile 2013, ha inviato al competente Ministero di via Arenula, tutta la documentazione necessaria al mantenimento ai sensi del D. LGS. n. 156/2012 dell’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre. Senza questo inoltro, tutto sarebbe finito già dallo scorso anno. Oltre al sindaco Sodano va lodato, in particolar modo, l’avv. Gaetano Cavallaro, consigliere comunale della passata legislatura, che ha avuto un ruolo attivo, fattivo e producente. Detto questo, un elogio particolare e sentito va all’attuale Primo cittadino, Roberto Bonaccorsi, il quale nel corso della decorsa campagna elettorale amministrativa, aveva “testualmente” detto su Prima TV che “gli sforzi di Gianni Zagaglia non dovevano essere vanificati”, invitando, anche con una dichiarazione sul quotidiano “La Sicilia” gli altri candidati sindaci ed anche quelli della circoscrizione ad unirsi tutti nella battaglia per la non chiusura dell’Ufficio Giudiziario Giarrese, essendo lo stesso il “naturale baricentro” di un vasto territorio che non poteva perdere, dopo al chiusura del Tribunale di Giarre, anche l’Ufficio del Giudice di Pace, unico ed ultimo baluardo di giustizia e legalità. Il Sindaco di Giarre ha sostenuto questa battaglia, anche nelle opportune sedi istituzionali romane e nel corso di numerosi incontri avuti col Presidente del Tribunale di Catania, dott. Bruno De Marco. Lo ringrazio per quanto ha fatto e farà in queste successive fasi che tra non molto porteranno al trasferimento del Giudice di Pace nei locali dell’ex Tribunale soppresso. Un plauso particolare e doveroso va anche e soprattutto al Presidente della Commissione Bilancio e Finanze, dott. Francesco Cardillo, che ha seguito con competenza ed efficienza, questa delicata vicenda, dialogando con tutti i comuni e convincendoli dell’importanza del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace partecipando attivamente a tutti gli incontri tenutisi nel salone degli specchi del comune di Giarre. Un grazie sentito e di vero cuore è rivolto all’avv. Andrea Patané che mi è stato molto vicino negli ultimi tempi, dandomi consigli, interessandosi attivamente, dimostrandosi un vero e sincero amico, manifestando fiducia per le sorti dell’Ufficio. Un plauso va anche al neosenatore del Nuovo Centro Destra, Pippo Pagano, che su questa vicenda ha avuto un ruolo importante e risolutivo, grazie all’alta carica istituzionale ricoperta. Anche il consigliere comunale del PD, dott.ssa Tania Spitaleri, ha avuto anch’essa un ruolo importante, coinvolgendo a suo tempo l’ex sottosegretario alla Giustizia, On. Giuseppe Berretta, per il buon esito di questa vicenda. Anche il Movimento Cinque Stelle, su mio input e del Giudice di Pace Coordinatore, avv. Gaetano Gullotta, ha scritto una lettera al Sindaco di Giarre per invitare l’amministrazione comunale a porre in essere ogni iniziativa necessaria al mantenimento, anche in forma consorziata, dell’Ufficio del Giudice di Pace».



- Cosa avrebbe rappresentato la perdita dell’Giudice di Pace?



«Rinunciare all’Ufficio Giudiziario giarrese avrebbe significato per gli attivisti del movimento, soprattutto dopo la chiusura del Tribunale, un ulteriore depauperamento del territorio. I meetup del Movimento Cinque Stelle di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia e Calatabiano (è la prima volta che i meetup dei cinque Comuni si uniscono in una richiesta) hanno fatto fronte comune per il mantenimento dell’ufficio giudiziario giarrese, sollecitando tutti e sette i Sindaci del comprensorio di partecipare unitamente al consorzio comunale o di spiegare ai cittadini dei Comuni da loro amministrati se vi fossero motivi ostativi a tale adempimento. Un forte ringraziamento va anche al leader del Movimento “Citta Viva”, avv. Angelo D’Anna, candidato Sindaco alle passate amministrative, che mi ha aiutato in diversi passaggi, con spirito di sacrificio, lealtà e senso del dovere verso i cittadini tutti per non far perdere a Giarre ed ai Comuni del comprensorio una importante istituzione quale quella dell’Ufficio del Giudice di Pace. Lo stesso avv. D’Anna è stato ricevuto, su sua richiesta, dall’ex sottosegretario alla Giustizia, On. Giuseppe Berretta, che lo ha rassicurato sulla problematica postagli. Un grazie sentito per l’interesse mostrato va anche al dott. Armando Castorina, per la puntale informazione giornalistica resa, e al Consigliere comunale Patrizia Lionti. Un caro ringraziamento va rivolto anche a tutti i consiglieri comunali giarresi che, all’unanimità e con alto senso di responsabilità, hanno votato per primi la delibera consiliare con l’allegato schema di convenzione, fungendo da apripista agli altri Comuni».



- Un lungo elenco di ringraziamenti…



«È da elogiare a questo punto, il forte interessamento su questa vicenda giudiziaria, del Giudice di Pace, avv. Agostino Crisafulli che, nel corso di un incontro avuto a Palazzo di città con tutti gli amministratore dei Comuni interessati ed intervistato dal giornalista Mario Previtera, ha con parole sentite, chiare e dirette sull’argomento, spiegato le motivazioni e la necessità del mantenimento del Giudice di Pace di Giarre e per evitare lunghe ed estenuanti attese e viaggi dei fruitori del sistema giustizia presso la sede centrale dell’Ufficio del Giudice di Pace di Catania nonché nell’ottica dell’imminente aumento di competenze dello stesso. Da rilevare che il giudice Agostino Crisafulli, da ottimo amministratore della cosa pubblica nel passato, si è immedesimato nelle difficoltà degli amministratori locali in un periodo alquanto nebuloso per le casse comunali ma che però, non per questo, si potevano esentare gli amministratori comunali dal non mantenimento dell’importante Ufficio Giudiziario per i motivi dallo stesso sopra evidenziati ed anche per i benefici e le ricadute positive sul territorio che l’Ufficio del Giudice di Pace indubbiamente porterà. Un grazie va pertanto rivolto anche agli altri Sindaci, ai Presidenti del Consiglio, a tutti i Consiglieri Comunali delle altre Amministrazioni, che hanno anch’essi all’unanimità, tranne qualche caso sporadico, deliberato nei rispettivi consigli comunali l’adesione al comune capofila con l’allegato schema di convenzione. Un grazie particolare va al battagliero e dinamico consigliere comunale ripostese Sebastiano Bergancini il quale, da me sollecitato, ha riconosciuto l’importanza dell’argomento postogli ed ha effettuato numerosi interventi in Consiglio comunale sulla questione del mantenimento del Giudice di Pace, accomunando maggioranza e minoranza consiliare all’unanimità dell’atto deliberativo. Un grazie sentito, naturalmente, va anche al Sindaco di Riposto, dott. Enzo Caragliano, che ha partecipato a tutte le riunioni dei Sindaci del comprensorio, manifestando da subito il suo intesse per l’Ufficio Giudiziario Giarrese. Grazie anche al dott. Marco Alosi, Sindaco di Fiumefreddo di Sicilia ed al vicepresidente del Consiglio comunale, Nucifora, per aver anch’essi aderito a questo iniziativa consorziale convintamente e nell’interesse primario dei propri cittadini. Grazie anche al Sindaco di Calatabiano, dott. Intelisano, ed al Presidente del Consiglio comunale Salvo Trovato, al Sindaco di Sant’Alfio, dott. Nicotra, ed all’Eminente Commissione Prefettizia del Comune di Mascali per la disponibilità manifestata e concretizzata con atti deliberativi. Anche l’Aga, presieduta dall’Avv. Giuseppe Fiumanò, si è mostrata sensibile ed interessata al buon esito della vicenda».



- Ma anche il personale degli uffici ha fatto il suo sforzo…



«Arrivati a questo punto, è doveroso ringraziare sentitamente e fortemente per l’impegno profuso, per la determinazione e per la professionalità dimostrati la responsabile del servizio affari legali Lina Mirabella, la quale, giornalmente, anche oltre l’orario di servizio, per diversi mesi, si è occupata di tutte le fasi del procedimento con spirito di sacrificio ed abnegazione, riuscendo alla fine a mandare tutte la documentazione inerente l’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre al Ministero della Giustizia entro i termini previsti dalla legge. Senza l’impegno e la competenza in materia dimostrati dalla dott.ssa Mirabella, sicuramente avremmo corso il rischio di mandare gli stessi in ritardo con le inevitabili conseguenze che ciò avrebbe determinato. La dott.ssa Mirabella, anche dopo l’invio di tutta la documentazione, sta a tutt’oggi, seguendo le successive determinazioni conseguenziali a quanto fatto. Un augurio, infine, all’avv. Giuseppe Panebianco, dirigente comunale, che è stato nominato dal Sindaco Bonaccorsi referente per i rapporti con il Ministero della Giustizia».



Dopo i ringraziamenti, conclude il Dott. Gianni Zagaglia, «occorre fare una riflessione: quando la politica tutta si accorge che una determinata cosa può risultare utile ed essenziale per l’interesse della collettività l’unanimità non può mancare. Sarebbe delittuoso il contrario. Ecco perché l’interessamento costante e continuo del sottoscritto era nella logica naturale delle cose. Ora tocca alla politica, quella vera e con la “P” maiuscola, con il mantenimento degli impegni presi assicurare un futuro sereno e tranquillo all’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre che, come già si vocifera da qualche tempo, tra non molto aumenterà per legge le proprie competenze arrivando, quasi, alla stessa stregua del Tribunale soppresso».



Daniela Greco (da gazzettinonline.it)