mercoledì 7 dicembre 2011

Calcio violento, responsabili i genitori

Condannati a risarcire il compagno che aveva preso
una testata a gioco fermo. C'è un deficit educativo

Stop al calcio violento. Sono tenuti al risarcimento i genitori del giocatore che aggredisce fisicamente l'avversario con una testata, mentre la partita è ferma. Il comportamento violento, impulsivo e ingiustificato in danno di un altro minore, è il segno della mancanza di un adeguato insegnamento educativo da parte degli adulti.
Il monito a educare i figli che giocano a pallone nel rispetto del vivere civile e delle regole del gioco, arriva dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 26200 del 6 dicembre 2011, ha accolto il ricorso di un giovane, vittima di una violenza gratuita da parte di un compagno durante una partita di pallone, con il quale imputava la responsabilità ai genitori degli atti illeciti del figlio "teppista".
Piazza Cavour ha ritenuto, contrariamente alla Corte di appello di Bologna, che il comportamento violento (una testata sulla bocca) e totalmente ingiustificato (in quanto avvenuto in un momento fermo del gioco) del minore sia stato indice di un'educazione inadeguata rispetto ai dettami civili della vita di relazione e sportivi, la cui responsabilità deve ricadere presuntivamente sui genitori, venuti meno a tali doveri. "Ai sensi dell'articolo 2048 del codice civile - si legge in sentenza - i genitori sono responsabili dei danni cagionati dai figli minori che abitano con essi, per quanto concerne gli illeciti riconducibili a oggettive carenze nell'attività educativa, che si manifestino nel mancato rispetto delle regole della civile coesistenza, vigenti nei diversi ambiti del contesto sociale in cui il soggetto si trovi a operare".
La terza sezione civile, dunque, ha sottolineato che l'inadeguatezza dell'educazione impartita e della vigilanza esercitata su di un minore, è stata palese nel fatto illecito in sé, che ha rivelato il grado di maturità e di educazione del ragazzo, conseguenti al mancato adempimento dei doveri incombenti sui genitori.

Vanessa R. www.cassazione.it (da telediritto.it del 6.12.2011)