GIUSTIZIA,
LA PROTESTA CONTINUA:
SCIOPERO A SETTEMBRE, OCCUPAZIONI E MANIFESTAZIONI CON I SINDACATI CONFEDERALI
I SINDACI E I CITTADINI.
PRESENTATA
UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
UN CALENDARIO DI INIZIATIVE CONTRO LA CHIUSURA DI MILLE
UFFICI GIUDIZIARI, CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLA GIUSTIZIA E DELLA PROFESSIONE
FORENSE DECISO DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’AVVOCATURA
È
SPRECO DI DENARO PUBBLICO: L'OUA SUL CASO DI CHIAVARI E CASTROVILLARI,
TRIBUNALI NUOVI ORA SOPPRESSI, E SUI COSTI DELLA GIUSTIZIA (NEL 2011 AUMENTO DI
SPESE DI 757 MILIONI DI EURO) CHIEDE L’INTERVENTO DELLA CORTE DEI CONTI
GIOVEDÌ 19 LUGLIO L’OUA IN AUDIZIONE IN
COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO
L’Organismo
Unitario dell’Avvocatura a conclusione dell’assemblea nazionale dell’avvocatura
a Roma (presso la Cassa
Forense), presenti le istituzioni, gli ordini e le
associazioni forensi, ha definito un calendario di iniziative contro lo schema
di decreto sulla revisione selvaggia delle circoscrizioni giudiziarie, contro
il decreto sviluppo che introduce il c.d. “appello cassatorio” e contro gli
schemi di regolamenti e decreti che riguardano i parametri, l’ordinamento
professionale e le società professionali. Intanto, il 19 luglio prossimo l’Oua
andrà in audizione alla Commissione Giustizia del Senato proprio per discutere
di geografia giudiziaria e presenterà un documento alternativo al provvedimento
varato dal Governo. Presenti anche la UIL-Giustizia (dott. Nasone) e la CGIL Funzione
Pubblica (dott.ssa Grieco) che insieme all’Oua hanno sottolineato il silenzio
di Anm sulla geografia giudiziaria. Per questa ragione chiederanno un incontro
con tutti i sottoscrittori del “Patto per la Giustizia” per un chiarimento.
«Senza
mezzi termini: i cittadini e le collettività locali sono inferociti –spiega
Maurizio de Tilla, presidente Oua, nel corso dell’assemblea – la Politica, in questo caso
il Governo dei tecnici, ha dimostrato ancora una volta di vivere in una torre
di avorio, avulso dalla realtà, di non conoscere i problemi reali dei
cittadini, delle comunità. La scelta di revisione della geografia giudiziaria è
la cartina di tornasole di questa condizione. Si sono soppressi tribunali e
uffici giudiziari che non potevano essere soppressi. Si è dato il colpo di
grazia alla “giustizia di prossimità”. Non si sono sentite ragioni, non si è
dialogato né preso in considerazione proposte alternative. Le conseguenze le
vedremo fra qualche mese sia sul tessuto economico di molti territori, tra
questi quelli con rete viaria deficitaria (in questa Italia, molti, altro che
alta velocità), nonché le isole e le comunità montane, sia per quanto riguarda
la competitività di molte imprese, sia per la tenuta generale di un servizio che
dopo le soppressioni viene negato ai cittadini. L’aggravante è la soppressione
per i territori ad alta presenza di criminalità organizzata. E c’è ancora
un’ulteriore incognita: cosa avverrà con la prospettata abolizione delle
provincie? Verrà meno la cosiddetta regola del tre e quindi dovranno essere
chiusi altri uffici. Per non parlare di quei tribunali nuovi di zecca, ora
soppressi, come Chiavari e Castrovillari. Che senso ha tutto ciò. Qual è la
ragione per sprecare così i soldi dei contribuenti».
«In
quanto ai pretesi risparmi verrebbe da sorridere, se non fosse una situazione
drammatica - sottolinea de Tilla – e vogliamo citare un dato: per la Corte dei Conti le uscite
del Ministero della Giustizia dell'anno 2011 ammontano a 8,47 miliardi, con un
incremento di 757,34 milioni. Il tutto diventa grottesco se si pensa alla
previsione di risparmio di soli 30 milioni di euro per la soppressione di 1000
uffici giudiziari, tutto ciò a fronte di un bilancio spropositato che comporta
sprechi e spese non produttive che rimangono invece inevase».
«L’avvocatura
– continua il presidente Oua – è compatta nel recepire le proposte della base e
della stessa società civile, come testimonia il confronto fitto con i sindacati
confederali e con i sindaci, nonché il dialogo aperto con i magistrati. Il
primo appuntamento è l’audizione con la Commissione Giustizia
del Senato, giovedì prossimo (19 luglio). Oggi, intanto, abbiamo deciso di
fissare un calendario di iniziative, tra queste la proclamazione
dell’astensione dalle udienze a partire da settembre, occupazioni simboliche e
manifestazioni di piazza. Ma non solo, inoltreremo una denuncia alla Corte dei
Conti affinché si indaghi sulla gestione e gli sprechi in relazione allo
stanziamento statale destinato alla giustizia (oltre otto miliardi di euro
all’anno), oltre che per la folle costruzione di Palazzi di Giustizia e di
strutture per il funzionamento di Tribunali e uffici giudiziari che si vanno a
sopprimere. Quindi costituiremo un fondo-spese per designare un collegio difensivo
al fine di promuovere giudizi tesi a sollevare questioni di incostituzionalità
ed illegittimità dei menzionati provvedimenti. Solleciteremo il monitoraggio
delle delibere dei Comuni che intendono contribuire alle spese di giustizia,
pur di mantenere gli uffici giudiziari nel proprio territorio. Infine è partita
la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per una corretta
revisione della geografia giudiziaria (sono necessarie almeno 50.000 da
raccogliere entro 6 mesi sul territorio nazionale). Tale proposta ha già
l'adesione dell'Oua (Organismo Unitario dell'Avvocatura) e del Coordinamento
degli Ordini Forensi dei Tribunali Minori, ed è stata promossa dal Comune di
Montepulciano e dall'Ordine e dalle associazioni forensi (Camere Civili e Penali)
della località toscana».
«Altro
che riforme epocali – conclude de Tilla - questo è un provvedimento senza senso
e controproducente che non comporta alcun risparmio di spesa. Nulla si muove,
invece sulla riorganizzazione degli uffici, sull’introduzione dei manager per
ottimizzare il lavoro, sulla reale diffusione del processo telematico e la
riconversione di molte piccole strutture in tribunali tecnologici».
Comunicato Stampa OUA
13.7.2012