La
decisione se continuare o non con le astensioni sarà presa nel corso di
un’assemblea generale degli ordini che l’Oua ha convocato per il prossimo 13
luglio.
Ma
intanto la protesta non si ferma. E se a Melfi gli avvocati si sono accampati
sul tetto del tribunale per protesta, l'ipotesi di soppressione della sezione
staccata di Capri del Tribunale di Napoli ha provocato la dura reazione degli
Avvocati dell'isola.
L'Associazione
Avvocati Isola di Capri, presieduta da Mario Coppola, ha proclamato lo stato di
agitazione e ha votato all'unanimità l'astensione dalle udienze fino al 30
settembre.
La
decisione è stata assunta al termine di un'assemblea degli Avvocati capresi che
hanno anche chiesto un incontro al ministro della Giustizia Paolo Severino e
alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato. L'appello lanciato da civilisti
e penalisti di Capri è che vengano tenute in considerazione le specificità
territoriali e il carattere di insularità di Capri.
Gli
avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno deciso un'ulteriore astensione dal 17
al 24 luglio.
Ieri
(il 5, NdAGANews) gli Avvocati in
tutta Italia si sono astenuti dalle udienze
bloccando le aule dei tribunali.
“Ma
– obbietta il ministro della Giustizia, Paola Severino - non sapendo ancora
quali o quanti tribunali e sezioni distaccate sarebbero state chiuse. Mi
dispiace ed è una categoria che dovrebbe essere interessata all'efficienza
della giustizia. Hanno preso una decisione in modo pregiudizievole. Un
provvedimento, ha aggiunto, 'che provocherà critiche e provocherà discussioni,
ma si tratta di un provvedimento che ci carica di oneri e di responsabilità' ma
non è una resa alla criminalità, anzi, il modo migliore per combatterla e chi
dovesse dire il contrario sarebbe una persona disinteressata. Per questo - ha
concluso Severino - mi hanno amaramente stupito le reazioni negative prima di
sapere quali erano quelli aboliti'.
La
scure si dovrebbe abbattere per l'esattezza su 295: 37 tribunali, 38 procure e
220 sezioni distaccate. E a pagare lo scotto più pesante sarebbe il Piemonte,
che dovrebbe rinunciare ai tribunali di Alba, Casale Monferrato, Pinerolo,
Saluzzo, Tortona, Acqui Terme e, forse, anche Mondovì. Meno cinque tribunali per la
Sicilia (Nicosia, Caltagirone, Modica, Mistretta e Sciacca);
quattro soppressi in Abruzzo, che dovrebbe rinunciare a quelli di Avezzano,
Lanciano, Sulmona e Vasto, e altrettanti in Calabria: Castrovillari, Lamezia
Terme, Rossano Calabro e Paola. Tre in meno in Campania (Ariano Irpino,
Sant'Angelo dei Lombardi e Sala Consilina) e in Lombardia (Crema, Vigevano e
Voghera) e in Calabria; due in Liguria (Chiavari e Sanremo), altrettanti nelle
Marche (Camerino e Urbino) e uno ciascuno in Toscana (Montepulciano), Friuli
(Tolmezzo), Veneto (Bassano del Grappa), Umbria (Orvieto), Lazio (Cassino),
Puglia (Lucera) e Basilicata (Melfi).
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 6.7.2012)